Secondo uno studio di fase II BERIL-1, presentato a Chicago in occasione del congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), aggiungere l'inibitore della PI3K buparlisib alla chemioterapia in pazienti con un carcinoma a cellule squamose della testa e del collo in stadio avanzato, già trattati, ridurrebbe del 35% il rischio di progressione della malattia o di decesso.
BERIL-1 è un trial randomizzato che ha coinvolto 158 pazienti affetti da carcinoma a cellule squamose della testa e del collo recidivante o metastatico, in progressione dopo una terapia a base di platino. I partecipanti sono stati assegnati in parti uguali al trattamento con paclitaxel più buparlisib oppure un placebo. L'età media era di circa 59 anni e oltre l'80% dei pazienti in ciascun braccio era di sesso maschile.
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