L’uso regolare di aspirina sembra in grado di ridurre il rischio a lungo termine di svariati tumori, e anche quello di metastasi a distanza

Un’aspirina al giorno può servire a prevenire i tumori. La scoperta è stata confermata da tre diversi studi, pubblicati su The Lancet e The Lancet Oncology e riportati da Pharmastar. Pare che, oltre alla prevenzione dell’insorgenza del tumore, l’aspirina possa prevenirne anche la diffusione, riducendo il rischio di metastasi.
Gli studi sono stati coordinati tutti da Peter Rothwell, che si è dichiarato convinto dell’efficacia dell’aspirina come trattamento antitumorale aggiuntivo.

Una prima ricerca ha esaminato i dati di 51 studi clinici randomizzati che hanno confrontato l’assunzione di un’aspirina al giorno rispetto alla non assunzione per la prevenzione degli eventi vascolari su un totale di 77.549 persone.
L’aspirina ha ridotto il rischio di mortalità legata al cancro del 15 per cento per chi ha assunto il farmaco per meno di 5 anni, del 37 per cento per chi l’ha assunta per 5 anni o più.

Un secondo studio ha valutato l’effetto dell’aspirina sul rischio di metastasi a distanza, analizzando cinque ampi studi randomizzati condotti nel Regno Unito. Dopo un follow-up medio di 6,5 anni l’uso di aspirina ha ridotto il rischio di cancro con metastasi a distanza del 36 per cento, il rischio di adenocarcinoma del 46 per cento e il rischio di altri tumori solidi del 18 per cento. La review ha mostrato inoltre che l'aspirina ha ridotto il rischio di adenocarcinoma già in metastasi al momento della diagnosi iniziale del 31 per cento e ha ridotto il rischio di trovare metastasi nelle successive visite di controllo nei pazienti che inizialmente non ne avevano, soprattutto nel caso del cancro del colon-retto.
Secondo gli autori, questo lavoro ha fornito la prima prova della prevenzione delle metastasi a distanza con l’uso di aspirina. I risultati inoltre giustificano almeno in parte la riduzione della mortalità oncologica osservata di recente negli studi controllati sull’impiego dell’aspirina per la prevenzione degli eventi vascolari e suggeriscono che l'aspirina possa essere efficace anche nel trattamento di alcuni tipi di cancro.

Nel terzo studio, pubblicato su The Lancet Oncology, gli autori hanno effettuato un confronto sistematico delle evidenze fornite da studi osservazionali e da studi randomizzati pubblicati tra il 1950 e il 2011, valutando l'effetto del consumo regolare di aspirina sull’incidenza a lungo termine di cancro e di metastasi a distanza.
Gli studi osservazionali hanno mostrato una riduzione del 38 per cento del rischio al colon, un risultato in buon accordo con la riduzione del 42 per cento del rischio di mortalità a 20 anni per questo tumore mostrata dagli studi controllati e randomizzati. Si sono anche osservate riduzioni analogamente consistenti del rischio di tumore all’esofago, allo stomaco, alle vie biliari e al seno, con un buon accordo tra studi osservazionali e randomizzati e con un effetto maggiore sui tumori gastrointestinali (riduzione del 38 per cento negli studi osservazionali e del 46 per cento in quelli randomizzati).
L’assunzione regolare di aspirina si è associata anche a una riduzione del 31 per cento dei tumori con metastasi a distanza negli studi osservazionali, un risultato ancora una volta coerente con quello degli studi randomizzati.

I risultati di questi tre studi hanno portato gli autori a concludere che l’uso regolare di aspirina sia in grado di ridurre il rischio a lungo termine di svariati tumori, e anche quello di metastasi a distanza.

 

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