La casa farmaceutica AstraZeneca ha annunciato che nello studio di Fase III denominato SUMIT, il farmaco sperimentale selumetinib utilizzato in combinazione con dacarbazina per il trattamento di pazienti affetti da melanoma uveale metastatico, non è riuscito a raggiungere l'endpoint primario di efficacia. Nello specifico, la terapia non si è dimostrata in grado di determinare un significativo miglioramento della sopravvivenza libera da progressione (PFS). Una valutazione completa dei dati dello studio è tuttora in corso.
Il melanoma uveale rappresenta una rara forma di cancro che colpisce i tessuti dell'occhio e che costituisce il tumore maligno intraoculare primario più comune negli adulti. Nel 90% dei casi è localizzato in corrispondenza della coroide e del corpo ciliare, ma può anche insorgere sull'iride o sul nervo ottico. Il colore chiaro della pelle, i capelli biondi, gli occhi azzurri o verdi, l'esposizione al sole e l'età avanzata sono considerati fattori di rischio per lo sviluppo della malattia.
Selumetinib è un inibitore dell'enzima MEK che ha ricevuto dalla Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti la designazione di 'farmaco orfano' per il trattamento del melanoma uveale.
Antoine Yver, Responsabile della sezione Oncologia di AstraZeneca, ha dichiarato: “Selumetinib è sostenuto da un forte programma di sviluppo rivolto al trattamento di diverse tipologie di tumore. I risultati dello studio SUMIT non avranno alcun impatto sulle altre sperimentazioni in corso”.
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