Ha partecipato alla sperimentazione della prima terapia specifica per la patologia oncologica, oggi disponibile in Italia
Gaetano Partipilo ha 39 anni, è un sassofonista barese noto nel panorama jazz internazionale. Convive da anni con il carcinoma midollare della tiroide e ha raccontato la sua storia in occasione della conferenza di presentazione alla stampa del Manifesto del Tumore Midollare della Tiroide che, promosso da AstraZeneca e da Osservatorio Malattie Rare.
"Arrivare alla diagnosi - ha raccontato Gaetano - è stato un percorso complicato: solo a distanza di alcuni anni dal primo intervento, avvenuto a metà degli anni novanta, ho scoperto di avere a che fare con il carcinoma midollare della tiroide, trasmessomi geneticamente da mia madre, purtroppo prematuramente scomparsa proprio a causa di questa malattia."
"La scoperta della malattia è stata uno shock - prosegue - ma non ho mai perso la speranza, nonostante la consapevolezza che non esistesse una cura specifica per il mio caso. Ho poi sfidato la paura quando sono entrato a far parte di uno studio sperimentale con un nuovo farmaco, la prima terapia specifica per il tumore midollare della tiroide. Avere fiducia è fondamentale: non bisogna mai arrendersi e continuare a coltivare i propri affetti e le passioni è fondamentale per andare avanti."
"La passione per la musica mi ha aiutato a superare i momenti più duri. Ho imparato a controllare gli effetti collaterali della terapia e non ho mai smesso di suonare in giro per il mondo, di esibirmi e di sperimentare. Credo che, in generale, coltivare le proprie passioni e avere degli obiettivi da perseguire permetta di vivere con passione la propria quotidianità. Inoltre, mia moglie e mia figlia mi trasmettono ogni giorno gli stimoli e la voglia di affrontare le difficoltà."
"Possiamo forse dire che la mia storia famigliare sintetizza i progressi compiuti dalla scienza in pochi anni. - conclude Gaetano - Infatti, nel caso di mia madre, scomparsa prematuramente, non è stato possibile riconoscere il tumore, che io ho poi ereditato geneticamente. Nel mio caso invece, grazie al trial sperimentale e alla giusta terapia, oggi riesco a convivere con il carcinoma midollare della tiroide, che è di fatto diventata una malattia cronica. Infine, le sempre maggiori conoscenze scientifiche hanno permesso di monitorare mia figlia sin dalla nascita, di scoprire tempestivamente la stessa mutazione genetica e di asportarle chirurgicamente la tiroide, prima della manifestazione della stessa malattia."
Gaetano Partipilo, figlio d’arte, maneggia il suo primo sassofono a 8 anni e, suonando nella banda del paese, scopre la sua forte passione per la musica. Amante dell’improvvisazione e alla continua ricerca di nuove sonorità, dopo il diploma al Conservatorio di Bari, inizia a percorrere la strada del jazz che lo conduce a intraprendere una serie di collaborazioni e sperimentazioni con i migliori jazzisti internazionali. Grazie alla sua passione, alla raffinata tecnica e alla sua voglia di sperimentare, la rivista "Musica Jazz" lo classifica rispettivamente al 2º e 3º posto come miglior nuovo talento nazionale nel 2004 e nel 2005.
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