I dati preliminari di un’analisi ad interim dello studio ENDEVOUR - resi noti da Amgen - evidenziano un vantaggio di 9 mesi nella progression free survival dei pazienti con mieloma multiplo trattati con carfilzomib, un nuovo inibitore del proteasoma, rispetto al primogenito della  classe, bortezomib. Nel gruppo trattato con carfilzomib, infatti, la PFS è stata di 18,7 mesi rispetto ai 9,4 mesi al gruppo trattato con bortezomib. Entrambi i farmaci erano associati a desametasone a base dosi.

Inoltre, la combinazione a base di carfilzomib si è dimostrata superiore a bortezomib anche per il tasso di risposta globale e per un numero inferiore di pazienti che presentavano neuropatia.
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