I risultati positivi dello studio di fase III “MPACT” hanno portato all’approvazione regolamentare di nab-paclitaxel e gemcitabina come opzione di trattamento per i pazienti con carcinoma metastatico del pancreas. Un gruppo di ricercatori ha ora pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute un aggiornamento sulla sopravvivenza globale sulla base di un follow-up più lungo.
I pazienti (861) con carcinoma metastatico del pancreas e un punteggio sulla scala di Karnofsky di 70 o superiore sono stati assegnati in modo casuale a ricevere nab-paclitaxel più gemcitabina o gemcitabina da sola.
I dati per quest’analisi a posteriori sono stati raccolti fino al 9 maggio 2013. Sono state condotte analisi esplorative sull’antigene carboidratico 19-9 e sul rapporto fra neutrofili e linfociti. L’endpoint primario di efficacia era la sopravvivenza globale, che è stata analizzata per tutti i pazienti assegnati in modo casuale con il metodo Kaplan-Meier. Tutti i test statistici erano a due code.
La sopravvivenza media globale è stata significativamente maggiore per il gruppo nab-paclitaxel e gemcitabina, piuttosto che per il gruppo gemcitabina da sola: 8,7 contro 6,6 mesi.
I sopravvissuti a lungo termine (più di tre anni) sono stati identificati solo nel gruppo nab-paclitaxel più gemcitabina (il 4%). Nelle analisi del braccio di trattamento combinato, un elevato livello di antigene carboidratico 19-9 e il rapporto fra neutrofili e linfociti al basale hanno mostrato un’associazione statisticamente significativa alla peggiore sopravvivenza media.
Sembrava esistere un effetto del trattamento sulla sopravvivenza globale, che favoriva nab-paclitaxel e gemcitabina rispetto alla gemcitabina da sola nei sottogruppi di prognosi infausta definiti da questi fattori.
Questo studio conferma ed estende i primi dati sulla sopravvivenza globale, sostenendo la superiore efficacia di nab-paclitaxel e gemcitabina rispetto alla sola gemcitabina. Le analisi dei sottogruppi sostengono la rilevanza dell’antigene carboidratico 19-9 e del rapporto fra neutrofili e linfociti come marcatori prognostici nel cancro metastatico del pancreas.
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