Tumori neuroendocrini, ricorre domani il NET CANCER DAY

L'impegno della regione Umbria e dell'associazione A.I.Net. Vivere la Speranza

Sabato 10 novembre ricorre il NET CANCER DAY: giornata mondiale dedicata alla divulgazione delle conoscenze sui NET. o Tumori Neuroendocrini. Fino a qualche anno fa si trattava di tumori classificati come rari, ma negli ultimi anni il numero dei casi è aumentato, tanto da superare, nell’insieme delle forme che questo tipo di patologia può prendere, la linea di demarcazione che definisce raro un tumore.

Certo una parte di questa”crescita” è dovuta anche al fatto che nel passato questi tumori erano difficilmente riconscibili e diagnosticabili, e che nel frattempo la ricerca medica ha continuato a lavorare e da aumentare le conoscenze e le armi per combattere i NET. L’Umbria ha un ruolo importante in questo ambito sia nel panorama nazionale sia in quello internazionale.

Il Gruppo Multidisciplinare per la Diagnosi e la Cura dei NET della Regione Umbria, nato nel 2007, ha infatti guadagnato il riconoscimento di Centro di Eccellenza Europeo da parte della Commissione scientifica dell'ENETS (European Neuroendocrine Tumor Society) e in Umbria, in particolare a Montefalco, ha sede l’A.I.NET. Vivere la Speranza o Associazione Italiana Tumori Neuroendocrini Onlus, che dal 2001 è impegnata nel sostegno alla ricerca medica e al gruppo multidiscilplinare stesso.

Lo scorso 3 novembre a Montefalco si sono incontrati e confrontati con pubblico e pazienti, i medici del Gruppo Multidisciplinare NET, delle Rete Oncologica dell’Umbria e altri specialisti provenienti da diverse regioni italiane, nell’XI Convegno Medico Divulgativo organizzato dall’A.I.NET, che ha fatto il punto sull’attualità e le novità nella ricerca in questo ambito.

Hanno aperto il convegno la prof.sa Gabriella Angeletti, presidente del comitato scientifico A.I.NET. e il prof. Maurizio Tonato, per la Rete Oncologica dell’Umbria, che hanno sottolineato l’importanza dell’approccio multidisciplinare nella cura di questi tumori e l’ottimo lavoro realizzato nella nostra regione in cui ogni singolo caso clinico viene analizzato e affrontato da un insieme di medici specialisti in ogni settore che può essere coinvolto dalla patologia, offrendo al malato uno sguardo d’insieme e diverse competenze per definire la migliore e più personale possibile terapia.

Le relazioni del convegno incentrate su diversi aspetti e discipline, moderate dal dr. Franco Grimaldi, Università di Udine, intendevano rispettare quest’ottica multidisciplinare: la terapia chirurgica con gli interventi del prof. Carmelo Anile, Policlinico Gemelli di Roma, del dr. Alberto Patriti e del dr. Emanuel Cavazzoni, Gruppo Multidisciplinare NET Umbria; la ricerca pre-clinica con il dr. Giovanni Vitale, Università degli Studi di Milano, e il dr. Diego Ferone, Università di Genova; la clinica col dr. Davide Campana, Università degli Studi di Bologna, e la dr.ssa Manuela Albertelli, Università di Genova; la radiologia con l’intervento della dott.sa Maria Cristina Bellucci, Gruppo Multidisciplinare NET Umbria; terapia medica col dr. Piero Ferolla, coordinatore del Gruppo Multidisciplinare NET dell’Umbria, e il dr. Antongiulio Faggiano, Università Federico II di Napoli.

Il ruolo della medicina nucleare è stato invece l’argomento della dr.ssa Lisa Bodei, dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, che è risultata vincitrice del premio ad un ricercatore distintosi per le attività cliniche e di ricerca sui NET indetto annualmente dall’A.I.NET.

Numerosa è stata la partecipazione al convegno che si è concluso con una ricca sessione di domande che i pazienti intervenuti hanno potuto rivolgere ai medici presenti. E’ stata dunque grande la soddisfazione degli organizzatori del convegno che intendono ringraziare tutti i medici che hanno reso possibile la sua realizzazione e l’amministrazione comunale di Montefalco presente al convegno, a partire dal sindaco Donatella Tesei.