Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

DNA

Una ricerca italiana getta luce sull’origine della malattia, stabilendo la possibilità di nuovi approcci terapeutici

Un dolore diffuso in tutto il corpo, poi crampi e affaticamento muscolare e l’impossibilità di godere di un sonno ristoratore; magari lunghe visite mediche e tanti esami senza una risposta precisa, fino a che, alla fine, la diagnosi sembra addirittura una beffa: fibromialgia, quella patologia dalle cause ignote che per tanti anni è stata classificata come un disturbo psico-somatico e, pertanto, curata solo con antidepressivi. Oggi, la situazione sembra destinata a cambiare anche grazie al lavoro di ricerca coordinato dal prof. Claudio Lunardi, del Dipartimento di Medicina dell’Università di Verona, e dal prof. Antonio Puccetti, del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università di Genova, che ha reso possibile appurare l’esistenza di fattori autoimmuni alla base di questa malattia.

Premio Innovazione Digitale

Obiettivo dell’iniziativa: favorire l’adattamento e la convivenza con la patologia attraverso la tecnologia digitale

Roma – Fino a mercoledì 19 ottobre 2020, Enti Universitari e Ospedalieri pubblici o privati, IRCCS pubblici o privati e Organizzazioni senza scopo di lucro con sede nel territorio italiano, potranno partecipare alla V edizione del Premio Innovazione Digitale nella Sclerosi Multipla (già Premio Merck in Neurologia). Il Premio, indetto dall’azienda Merck, ha ottenuto anche quest’anno il patrocinio della Società Italiana di Neurologia (SIN). Favorire l’adattamento e la convivenza con la patologia attraverso la Digital Technology: questo il principale obiettivo del bando.

Osteoporosi

L’iniziativa si focalizza sulla prevenzione, per ridurre l’alto rischio di una seconda frattura in chi ne ha già subita una

Milano – Corretto stile di vita e costanza nel seguire la terapia indicata dal proprio medico. Ecco le prime regole per chi soffre di osteoporosi, sulle quali punta i riflettori “Fai vincere le tue ossa”, un’ampia campagna di informazione e sensibilizzazione che è appena partita. L’iniziativa, promossa da APMARR, Fondazione FIRMO e SeniorItalia, in partnership con Amgen Italia, si rivolge a tutti coloro che soffrono di fragilità ossea e in particolare a chi, a causa di questa, ha già subìto una frattura. Per questi ultimi, infatti, il rischio di una nuova frattura è molto elevato.

Alimentazione

Fondamentale mantenere un peso adeguato e un’alimentazione sana, incrementando anche l’attività fisica

Roma - Ricca di vegetali, cereali, frutta, olio di oliva, legumi e pesce. Povera di carni grasse, tuberi, grassi animali e insaccati. Un’alimentazione sana e variata di questo tipo, che parta dalla consolidata tradizione della nostra dieta mediterranea, può ridurre il rischio ictus fino al 20%. L’alimentazione, infatti, è stata individuata come uno dei principali fattori di rischio modificabile, fondamentale non solo per la prevenzione dell’ictus cerebrale ma anche di molte altre patologie come ipertensione, diabete, infarto, obesità e sindrome metabolica.

Farmaci

Il farmaco è ora disponibile in Italia come terapia di 8 settimane anche per pazienti con cirrosi compensata e naïve al trattamento

Roma - AbbVie ha annunciato di aver ottenuto la rimborsabilità in Italia per glecaprevir/pibrentasvir (Maviret®) per la riduzione della durata della terapia da 12 a 8 settimane in pazienti con epatite C cronica, anche di genotipo 3, affetti da cirrosi compensata e naïve al trattamento. Glecaprevir/pibrentasvir era già indicato come regime pangenotipico (genotipi 1-6), della durata di 8 settimane, per pazienti non cirrotici affetti da epatite C e naïve rispetto al trattamento, e come regime terapeutico della durata di 8 settimane per pazienti affetti da HCV di genotipo 1, 2, 4, 5 e 6, con cirrosi compensata e non precedentemente trattati.

IBDpoint

Il progetto consiste in una Showcase italiana su Linkedin dedicata a colite ulcerosa e malattia di Crohn

Takeda torna sul podio de “Le Eccellenze dell’Informazione Scientifica e la Centralità del Paziente” con il progetto IBDpoint - Linkedin Showcase primo nella categoria “Informazione Scientifica Multicanale”. Dedicato al mondo delle malattie infiammatorie croniche intestinali, IBDpoint rappresenta il primo progetto del suo genere in Italia.

Farmaci

Uno studio italiano evidenzia un miglioramento della disabilità motoria negli stadi avanzati di malattia

Milano – La levodopa è da più di 50 anni il trattamento sintomatico d’elezione per la malattia di Parkinson: la sua efficacia sui sintomi motori ha tuttavia oscurato la capacità di comprendere appieno gli aspetti relativi al suo meccanismo d'azione, l'efficacia differenziale sui sintomi motori, l'evoluzione delle complicanze motorie e, paradossalmente, anche la durata del suo effetto. Proprio quest’ultimo è stato oggetto dello studio sulla popolazione africana appena pubblicato sulla prestigiosa Rivista scientifica Brain, realizzato dai Ricercatori della Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson, della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano e del Centro Parkinson e Parkinsonismi dell’ASST Gaetano Pini-CTO in collaborazione con neurologi e altri medici locali.

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