Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

ictus

Il dato emerge da un'indagine svolta dai ricercatori dell'Università e dell'Azienda Ospedaliera di Perugia

Roma – Che la gravidanza sia un periodo estremamente delicato per la salute di una donna è cosa risaputa. Ciò che è meno noto, invece, è che tra le conseguenze infauste della gestazione può essere annoverato l’ictus cerebrale. Sembrerebbe, infatti, che i cambiamenti corporei che si registrano nel periodo della gravidanza possano rendere la donna più predisposta a questa patologia, che nel caso specifico si manifesta in forme piuttosto severe.

“Imparare a conoscere la demenza per eliminare lo stigma nei confronti dei malati e dei loro familiari, permettendo loro di partecipare alla vita attiva della comunità e migliorare così la loro qualità di vita”: Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia, spiega così il principio ispiratore delle Comunità Amiche delle Persone con Demenza, “dove ascolto, comprensione e inclusione sono le parole all'ordine di ogni giorno”.

Alberto Sassoli, genovese innamorato del mare, ha deciso di nuotare per oltre 3,5 km, insieme ad altri 30 “supersportivi”, partendo mercoledì 12 giugno da Capo Peloro (Messina), con arrivo a Cannitello, nei pressi di Villa San Giovanni (Reggio Calabria). L’impresa di Alberto Sassoli è sportiva, in omaggio al nuoto che ha scandito fasi importanti della sua vita e lo ha visto gareggiare agonisticamente sin da bambino, approdare, poi, alla pallanuoto, diventare bagnino di salvataggio e, quindi, istruttore di nuoto e allenatore federale di pallanuoto. Ma questa traversata dello Stretto ha anche altri obiettivi. Per ricordare la madre di Alberto, scomparsa a causa di un ictus, l’iniziativa si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione di questa patologia grave, che in Italia registra, ogni anno, 150mila nuovi casi, con un tasso molto elevato di invalidità.

La fibromialgia è una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento, che colpisce circa 2 milioni di persone in Italia. All’Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese, nella UOC Reumatologia diretta dal professor Bruno Frediani, è in corso presso il Centro Dolore Reumatologico uno studio che si prefigge di valutare i livelli di severità della malattia. 

Avere più tempo per somministrare il trattamento che può salvare dall’ictus cerebrale: il Congresso dell’European Stroke Organisation, tenutosi a Milano a fine maggio, ha evidenziato un notevole passo avanti in questa direzione. Aumentare le possibilità di recupero e limitare le conseguenze disabilitanti causate dall’ictus cerebrale intervenendo con la trombolisi, cioè con la somministrazione di un farmaco capace di disostruire l’arteria cerebrale occlusa, entro le prime 4,5 ore dalla comparsa dei sintomi o con la trombectomia meccanica (utilizzando cioè device meccanici per via endovascolare) entro le prime 6.

La fibromialgia, l’encefalomielite mialgica benigna e la sensibilità chimica multipla devono essere riconosciute malattie croniche e invalidanti. A chiederlo è il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, con una proposta di Legge nazionale già trasmessa alla Camera dei deputati. L’organo legislativo di Trieste, grazie a una norma dello Statuto speciale regionale, chiede che lo Stato promulghi un testo che impone l’individuazione di centri di riferimento su tutto il territorio nazionale e preveda l’esenzione per i pazienti colpiti da queste tre malattie. L’articolato prevede anche lo stanziamento di risorse finanziarie: esenzioni e prestazioni a favore di questi pazienti dovranno essere onorate con uno stanziamento di quindici milioni all’anno.

Il questionario è anonimo: per partecipare c'è tempo fino al prossimo 14 giugno

Che cosa pensi della demenza? Partecipa al sondaggio per aiutarci ad aiutare i malati di tutto il mondo!” è l’invito che la Federazione Alzheimer Italia fa a tutti i cittadini a partecipare alla più grande indagine al mondo mai realizzata sugli atteggiamenti e le convinzioni che le persone hanno nei confronti della malattia di Alzheimer e di tutti gli altri tipi di demenza.

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