A Baveno un meeting sull'amiloidosi

L’evento si svolgerà il prossimo settembre e fornirà l’occasione per una panoramica dettagliata sulla patologia, con particolare attenzione alle nuove prospettive terapeutiche

Si terrà a Baveno (VB) il 25 e 26 settembre prossimi, la quinta edizione dell’International ATTR Amyloidosis Meeting for Patients and Doctors, momento fortemente atteso da tutta la comunità scientifica internazionale che vede riuniti pazienti, caregiver, medici e altri professionisti sanitari in una ricca e preziosa occasione di incontro e confronto sul tema dell’amiloidosi da transtiretina (ATTR).

Parliamo di una patologia che è tuttora classificata come rara sebbene la sua prevalenza, specialmente della forma wild type, a principale interessamento cardiaco, stia aumentando considerevolmente sia grazie a una migliore consapevolezza della patologia sia grazie al miglioramento degli strumenti diagnostici.

Dopo le edizioni di Parigi, Berlino, Londra e Madrid, quest'anno l'evento si svolge in Italia, dove la ricerca su questa malattia ha raggiunto importanti risultati negli ultimi vent’anni. Il programma scientifico del congresso prevede sessioni distinte rivolte, rispettivamente, a medici e a pazienti, e sessioni congiunte dove i pazienti, i caregiver, i medici e i diversi professionisti sanitari coinvolti nella gestione di questa patologia potranno condividere punti di vista diversi.

Nelle sessioni del 25 settembre dedicate ai medici, i maggiori esperti impegnati nel trattamento dell’amiloidosi da transtiretina, provenienti da tutto il mondo, si confronteranno sui progressi della ricerca preclinica e clinica, sulle nuove opportunità di diagnosi precoce e sui più recenti avanzamenti nella gestione della malattia, con particolare attenzione alle nuove prospettive terapeutiche.

Parallelamente, pazienti, caregiver, medici e altri professionisti sanitari rifletteranno e si confronteranno sugli aspetti connessi all'impatto fisico, emotivo, relazionale e professionale della malattia, aspetti che influenzano in maniera significativa la qualità di vita e hanno risvolti importanti anche sulla dimensione familiare. Un'intera sessione è dedicata ai benefici dell’attività fisica. É prevista, inoltre, una sessione sul ruolo del caregiver, con due testimonianze personali focalizzate sull’importanza di questa figura e sull’impatto della patologia su chi assiste il malato.

Nelle sessioni congiunte del 26 settembre, in cui medici, pazienti e caregiver potranno dialogare e confrontarsi, si parlerà di come, a partire dai sintomi, si possano migliorare la gestione e il monitoraggio della malattia perseguendo un approccio olistico alla cura. Al centro della riflessione sono le nuove modalità con cui si costruisce e si valorizza la relazione medico-paziente, particolarmente importante in un'epoca di significativi progressi scientifici e di continui avanzamenti delle terapie, rispetto ai quali, tuttavia, non si debbono sottovalutare gli aspetti di incertezza intrinseci alla complessità della malattia.

Sarà possibile seguire l’evento da remoto iscrivendosi al congresso in modalità “virtuale”. Nelle sessioni dedicate ai pazienti sarà inoltre fornito un servizio di traduzione simultanea dei contenuti previsto per entrambe le giornate.

Per maggiori informazioni sul meeting è possibile visitare il sito web dedicato.

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