Plasmaderivati e immunoglobuline: da Takeda una pubblicazione sul valore delle terapie presentata al Senato
L'evento di presentazione della pubblicazione presso il Senato della Repubblica. In foto Ilaria Vacca, Andrea Costa, Luciano Ciocchetti

La pubblicazione, realizzata in media partnership con Osservatorio Malattie Rare è disponibile gratuitamente qui

Roma -  “La pubblicazione Storia e valore delle immunoglobuline. L’utilizzo terapeutico nelle immunodeficienze primitive, immunodeficienze secondarie e nella polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica è un chiaro esempio di sensibilizzazione e diffusione della cultura del valore dei plasmaderivati: comprendere il valore del dono passa anche attraverso la comprensione della difficoltà di vivere con una patologia rara e cronica come un’immunodeficienza o una malattia ancora più rara, come la polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP). La disponibilità di plasma e immunoglobuline è cruciale per garantire la continuità terapeutica e la salute di molti pazienti affetti da malattie rare e condizioni croniche”, ha dichiarato il Sen. Guido Quintino Liris, che ha curato la prefazione del libro appena pubblicato da Takeda, con la media partnership di Osservatorio Malattie Rare, che è stato presentato ieri presso la Sala Zuccari del Senato della Repubblica proprio grazie a una sua iniziativa - “Il plasma non può essere prodotto artificialmente; viene donato da persone sane che scelgono di farlo, rendendolo una risorsa scarsa e fondamentale per salvare vite umane.”

Il volume, disponibile in formato e-book, offre una panoramica completa sul ruolo delle immunoglobuline e dei farmaci plasmaderivati nella cura di patologie rare e complesse, con un focus particolare su CIDP e immunodeficienze primitive e secondarie, valorizzando l’esperienza dei centri clinici italiani e le narrazioni delle associazioni pazienti. Un documento corale per raccontare il valore terapeutico, sociale e umano dei plasmaderivati.

L’eccellenza clinica italiana

Il volume raccoglie le testimonianze di specialisti da centri di riferimento in tutta Italia. Il Prof. Angelo Vacca (Policlinico di Bari) ha evidenziato come “la terapia con immunoglobuline rappresenti una componente centrale nella gestione delle immunodeficienze, con benefici tangibili sulla qualità di vita dei pazienti”.

La Prof.ssa Chiara Briani (Università di Padova) ha ricordato che “la CIDP è la più comune tra le neuropatie infiammatorie rare” e sottolinea l’importanza di “disporre di tutte le opzioni terapeutiche, perché non tutti i pazienti rispondono allo stesso modo”.

Il Prof. Eduardo Nobile-Orazio (IRCCS Humanitas) ha aggiunto: “La CIDP è una malattia neurologica che comporta una progressiva debolezza e riduzione della sensibilità degli arti superiori e inferiori può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana dei pazienti, influenzando diversi aspetti: la debolezza muscolare può limitare l’autonomia, il dolore neuropatico e la fatica cronica rendono difficile svolgere attività prolungate o impegnative. La qualità di vita dei pazienti dipende dalla gravità della forma di patologia, ma è una malattia che oggi riusciamo a trattare con successo”.

Recentemente Takeda ha annunciato, anche il Italia, l’autorizzazione alla commercializzazione della nuova immunoglobulina sottocutanea facilitata con ialuronidasi ricombinante per la CIDP, già utilizzata ampiamente nel trattamento delle immunodeficienze.

Il Prof. Maurizio Inghilleri (Università di Roma “Sapienza”) ha commentato: “Alcuni dei nostri pazienti hanno già avuto accesso a questo nuovo trattamento terapeutico, che può essere somministrato anche a domicilio, da operatori sanitari o dai pazienti stessi dopo un'adeguata formazione, con un intervallo fino a 4 settimane, riducendo la frequenza delle infusioni”.

Il Prof. Francesco Habetswallner (Cardarelli, Napoli) ha aggiunto: “L’autonomia del paziente è fondamentale: se può effettuare il trattamento a domicilio può ridurre gli spostamenti e le assenze dal lavoro. Questa terapia inoltre garantisce una migliore tollerabilità generale rispetto a quella endovenosa: senza dubbio una novità positiva.”

La qualità della vita è fondamentale: la parola alle associazioni

Le associazioni CIDP Italia APS e AIP APS portano la voce dei pazienti, raccontando il valore delle terapie plasmaderivate nella vita quotidiana e le sfide ancora aperte in termini di accesso, equità e continuità terapeutica.

“Oggi possiamo dire che nella grande maggioranza dei casi la malattia si riesce a tenere sotto controllo: una risposta che fino a pochi anni fa non avremmo potuto dare”, ha dichiarato Massimo Marra, presidente di CIDP Italia APS.

“Le nuove terapie rappresentano un passo avanti importante per molte persone con immunodeficienze primitive” – ha spiegato Alessandro Segato Presidente di AIP APS (Associazione Immunodeficienze Primitive) - “Il beneficio non riguarda solo l'aspetto clinico, ma anche quello emotivo e pratico della vita quotidiana. La possibilità di effettuare infusioni meno frequenti, e in alcuni casi a domicilio, consente una maggiore libertà e autonomia. Per molte persone ciò significa poter lavorare, viaggiare, avere una vita sociale piena.”

Il valore dei plasmaderivati e l’impegno di Takeda

I plasmaderivati rappresentano una risorsa di valore inestimabile per la salute pubblica, essendo impiegati in trattamenti salvavita che spaziano dalle malattie rare alle emergenze mediche comuni. Rappresentano un pilastro del sistema sanitario, contribuendo al trattamento di patologie che non avrebbero altrimenti una cura. Per i pazienti con Immunodeficienze e CIDP, i plasmaderivati non sono solo una terapia efficace, ma spesso indispensabile per gestire la malattia, prevenire complicazioni e garantire una migliore qualità di vita.

Il settore dei plasmaderivati è strategico per il nostro Paese, con un valore alla produzione di circa 350 milioni di euro. Si contano 21 stabilimenti produttivi in Europa, 3 dei quali in Italia, con circa 1.700 addetti solo nel nostro Paese. Il valore sociale ed etico è intrinseco: raccogliamo il plasma dei donatori italiani e lo trasformiamo in terapie salvavita - ha sottolineato Francesco Carugi, presidente del Gruppo aziende emoderivati di Farmindustria (Gaef) - “Per rafforzare la filiera, serve una doppia leva: aumentare la raccolta del plasma ed investire sempre più nell’innovazione dei processi produttivi, un impegno concreto già in corso nel nostro settore”.

“I plasmaderivati sono farmaci essenziali ed unici perché derivano dal plasma umano, una risorsa limitata e non sintetizzabile in laboratorio, e sono fondamentali per il trattamento di numerose patologie rare, in alcuni casi prive di alternative terapeutiche. Tra le misure che nel breve periodo potrebbero assicurare una maggiore disponibilità di plasma e plasmaderivati nel Paese, ritengo che la più importante sia quella di escludere questa categoria di farmaci dalla spesa soggetta a tetto, a parità di risorse assegnate al tetto acquisti diretti.”

“Oggi abbiamo ribadito quanto sia fondamentale riconoscere il valore terapeutico e umano dei plasmaderivati – spiega Anna Maria Bencini, General Manager di Takeda Italia -   Le immunoglobuline rappresentano una risorsa salvavita per migliaia di pazienti con immunodeficienze e patologie rare come la CIDP. Garantirne la disponibilità significa tutelare un diritto fondamentale alla cura. Come Takeda, sentiamo la responsabilità di contribuire a questo obiettivo attraverso investimenti industriali, innovazione terapeutica e un dialogo costante con istituzioni, clinici e associazioni. Solo unendo le forze possiamo costruire un sistema più equo, sostenibile e capace di rispondere ai bisogni reali dei pazienti.”

A curare la premessa della pubblicazione "Storia e valore delle immunoglobuline" è stato l'On. Luciano Ciocchetti, mentre la Sen. Elisa Pirro ne ha curato la postfazione.

"Molte persone non sono consapevoli di quanto sia importante donare il plasma - scrive l'On. Ciocchetti, intervenuto in apertura durante l'evento, moderato da Ilaria Vacca, caporedattrice di Osservatorio Malattie Rare  -  Serve un maggiore impegno delle istituzioni per informare la popolazione e incentivare un numero crescente di cittadini a diventare donatori abituali. È necessario investire in campagne di sensibilizzazione, migliorare la logistica della raccolta e rendere ancora più accessibili i centri di donazione su tutto il territorio nazionale. Auspico dunque che questa pubblicazione “Storia e valore delle immunoglobuline. L’utilizzo terapeutico nelle immunodeficienze primitive, immunodeficienze secondarie e nella polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica”  possa essere divulgata ampiamente, come ulteriore strumento per promuovere la cultura del dono. Credo fermamente che solo attraverso un impegno sinergico tra istituzioni, associazioni e cittadini si possa rafforzare la produzione nazionale di farmaci plasmaderivati, assicurando cure efficaci a chi ne ha bisogno. Diffondere la cultura della donazione, e in particolare della donazione di plasma, è una sfida per il presente e per il futuro. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo garantire che nessun paziente resti senza l’aiuto di cui ha bisogno."

Scarica qui la pubblicazione:

STORIA E VALORE DELLE IMMUNOGLOBULINE

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