Una ricerca italiana ha comparato i due trattamenti grazie a uno studio randomizzato

Un recente studio pubblicato su Lancet Neurology ha comparato l’efficacia e la tollerabilità di sei mesi di terapia con immunoglobuline per via endovenosa (IVIG) e corticosteroidi rispetto alla terapia con metilprednisolone somministrato per via endovenosa.

L’obiettivo dello studio, condotto dall’Università di Milano e dall’IRCCS Humanitas, è stato quello di determinare il profilo a medio termine di queste terapie. Il team ha così condotto uno studio multicentrico, randomizzato in doppio cieco e controllato con placebo per due gruppi paralleli di pazienti.  E’ stata valutata l’efficacia e la tollerabilità di IVIG (0,5 g/Kg al giorno, per 4 giorni consecutivi) e di metilprednisolone (0,5 g in 250 ml di soluzione di cloruro di sodio al giorno per 4 giorni consecutivi) ogni mese per sei mesi. I pazienti sono stati monitorati per i sei mesi successivi, per la valutazione delle recidive.

L'outcome primario era rappresentato dalla differenza nel numero di pazienti che hanno interrotto la terapia In entrambi i trattamenti a causa di inefficacia o intolleranza. Gli endpoint secondari comprendevano la differenza nella proporzione di pazienti con eventi avversi o peggioramento dopo interruzione della terapia
Sono stati 45 i pazienti a completare lo studio, di cui 24 in trattamento con IVIg e 21 con metilprednisolone.

Secondo i risultati i pazienti con metilprednisolone hanno dovuto interrompere la terapia nel 52 per cento dei casi, mentre i pazienti trattati con immunoglobluline hanno interroto la terapia solo nell’ 11 per cento. Le cause della sospensione sono state l’inefficacia della terapia, gli eventi avversi o la volontà personale di interruzione.
La percentuale di eventi avversi non si è dimostrata significativamente diversa nelle due terapie. Al termine del ciclo di terapia i pazienti sottoposti a trattamento con immunoglobuline hanno mostrato un peggioramento repentino, rispetto all’altro gruppo.

Il team medico ha quindi concluso che il trattamento con immunoglobuline per via endovenosa (IVIG) e corticosteroidi viene interrotto meno frequentemente rispetto al trattamento con metilprednisolone, ma l’efficacia a lungo termine di questi trattamenti dovrà essere ulteriormente indagata.

La polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP) è una malattia sensitivo-motoria simmetrica monofasica, cronica, ricorrente o progressiva, da debolezza muscolare progressiva con perdita di sensibilità, assenza/diminuzione dei riflessi tendinei e proteine aumentate nel liquido cerebrospinale (LCS). La prevalenza è 1/200.000 bambini e 1-7/100.000 adulti, anche pare che la frequenza della malattia sia ampiamente sottostimata.

Per ulteriori informazioni potete consultare Orphanet

Articoli correlati

Seguici sui Social

Iscriviti alla Newsletter

Iscriviti alla Newsletter per ricevere Informazioni, News e Appuntamenti di Osservatorio Malattie Rare.

Sportello Legale OMaR

Tumori pediatrici: dove curarli

Tutti i diritti dei talassemici

Le nostre pubblicazioni

Malattie rare e sibling

30 giorni sanità

Speciale Testo Unico Malattie Rare

Guida alle esenzioni per le malattie rare

Partner Scientifici

Media Partner


Questo sito utilizza cookies per il suo funzionamento. Maggiori informazioni