Un team di ricercatori del Johns Hopkins Children's Center di Baltimora (USA) ha scoperto che la proteina NOD2 (un recettore presente in diversi tipi di cellule immunitarie), regola le reazioni del corpo al citomegalovirus, avviando una cascata di segnalazioni chimiche che frenano la diffusione del patogeno.
I risultati dello studio pubblicato sulla rivista Plos One offrono quella che gli studiosi statunitensi ritengono sia la prima prova del fatto che una proteina specializzata nella rilevazione dei batteri si attivi anche quando "annusa" un virus a DNA della famiglia degli Herpes virus.

I ricercatori sostengono che il NOD2 fornirà inedite opportunità di modificare le risposte immunitarie del corpo al citomegalovirus e di sviluppare un vaccino contro la comune infezione congenita, che può essere estremamente pericolosa se contratta in gravidanza.

Inoltre poiché la proteina NOD2 è regolata da un gene implicato nella malattia infiammatoria intestinale, come la malattia di Crohn, i risultati offrono una nuova spiegazione per le gravi infezioni da CMV che a volte si verificano in pazienti con il Crohn.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il comunicato ufficiale del Johns Hopkins.

Domande sul CITOMEGALOVIRUS IN GRAVIDANZA? L'esperto di Osservatorio Malattie Rare risponde.

 

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