Arcieri (Fedemo): “Troppi segnali di tagli su farmaci e servizi, non dimenticatevi di noi”
L’emofilia colpisce circa 1 persona su 10.000 e in Italia le diagnosi accertate sono più di 7.000. Il trattamento per un paziente emofilico con complicanze può costare anche un milione di euro l’anno. Per questo motivo dal Congresso dell’Associazione europea per l’emofilia (Eahad) appena concluso a Varsavia il messaggio giunge chiaro: meglio garantire le migliore cure personalizzate ai pazienti che dover poi correre ai ripari, spendendo cifre esorbitanti per gestire le complicazioni.
“In questo momento di recessione economica – spiega Romano Arcieri, segretario generale della Federazione delle associazioni emofilici (Fedemo) - siamo molto preoccupati. Ci sono infatti troppi segnali di tagli che potrebbero essere a carico dei servizi o verso la riduzione dell’accessibilità ai farmaci, ed alcune Regioni stanno già mettendo dei paletti”.
Il timore delle associazioni dei pazienti è che non vengano adeguatamente garantite le migliori cure. “Il rischio - chiarisce Arcieri - è che alcuni importanti trattamenti contro, ad esempio le complicanze della malattia, e con costo più elevato possano essere sottoposti solo ad una valutazione prettamente economicistica, con l’amministratore di turno che potrebbe spingere per la prescrizione dei soli farmaci meno costosi con una modifica delle indicazioni per la terapia data al singolo paziente. Verrebbe quindi a mancare la possibilità di accesso ai farmaci migliori e più idonei rispetto alle esigenze del paziente”.
“I nuovi farmaci – sottolinea Arcieri - hanno portato ad un incredibile miglioramento dell’aspettativa di vita degli emofilici, che oggi è pari a quella della popolazione sana, e non vorremmo si facessero dei passi indietro rispetto ai risultati ottenuti. Solo un approccio personalizzato consentirebbe di garantire la massima efficacia e, di conseguenza, una riduzione dei costi delle cure. Per questo - conclude Arcieri - chiediamo di non essere dimenticati e di essere interpellati, al momento opportuno, da Regioni e decisori politici.”
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