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Prof.ssa Quinti: “Almeno 3000 italiani sono senza diagnosi. Senza terapia il rischio di danni d’organo è elevatissimo”



La Prof.ssa Isabella Quinti, Responsabile del Centro Regionale per le Immunodeficienze Primitive, Policlinico Umberto I di Roma, ha spiegato ad Osservatorio Malattie Rare i rischi di una diagnosi tardiva di immunodeficienza primitiva. Il Italia almeno 3000 pazienti sono affetti da queste patologie e non lo sanno, rischiando severi danni d’organo, che possono essere evitati unicamente con un corretto trattamento tempestivo.

Quinti, in occasione del convegno "Immunodeficienze: il futuro è oggi" svoltosi a Roma il 21 maggio 2014 e realizzato grazie al contributo educazionale di Baxter, ha spiegato anche le attuali possibilità terapeutiche, sempre più personalizzate.

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