Dott.ssa Guardamagna: “Se alimentazione controllata e movimento non bastano si può ricorrere alle statine. Alcuni le suggeriscono già dagli 8 anni”

“Il 21% dei bambini – ha affermato, durante il 9th LIPIDCLUB “Updating in Apheresis and Atherosclerosis Research” tenutosi a Roma, la Dott.ssa Ornella Guardamagna, della pediatria dell’Università di Torino, tra le maggiori esperte in Italia della patologia - può essere affetto da malattie coronariche dalla prima decade di vita. Ovviamente ci sono molti cambiamenti in corso durante l'età in cui i bambini giungono alle cliniche lipidiche, vicino alla pubertà o appena dopo. In ogni caso i bambini che mostrano livelli che eccedono 3.5 mil, 130 ml/l e hanno tendenze ereditarie hanno un 98% di possibilità di essere affetti da ipercolesterolemia eterozigote. Consideriamo la storia familiare molto importante, visto che l'FH è ereditaria, e se un genitore ne è affetto, c'è una grande possibilità che lo sia anche il bambino, e in più se due eterozigoti si combinano, c'è la possibilità che il bambino risulti omozigote”.

Che fare dunque nel caso in cui il bambino presenti iperlipidemia? Sottoporlo a screening e controlli medici periodici sin dall'infanzia.

 

“Abbiamo bisogno di diagnosi precoci e finali se possibile. Per ora l'Italia mostra meno dell’1% di possibilità di diagnosi. La possibilità di raggiungere questo tipo di diagnosi potrebbe essere legata allo screening. Al momento la raccomandazione dell'Associazione Americana per il Cuore è di testare tutti i bambini dai 9 agli 11 anni. Dai 5 ai 9 anni si consiglia di testare solo pazienti selezionati con famiglie che hanno già una diagnosi. Con questi pazienti si prova anche a controllare l'alimentazione ed iniziare una dieta a basso contenuto di grassi fin dall'infanzia. Non più del 25-28% delle calorie totali giornaliere dovrebbero essere lipidi secondo le linee guida del 2011. L'attività fisica è altrettanto importante. Quando nutrizione e supplementi non sono abbastanza, alcuni farmaci possono essere considerati. Le linee guida suggeriscono che bambini che mostrano livelli di colesterolo LDL sopra i 190 senza altri fattori possono essere trattati così come quelli con livelli eccedenti i 160 con fattori addizionali e i 130 in presenza di diabete. La Parastatina è considerata la prima scelta come farmaco in questi casi. Molte statine sono state provate con ottimi risultati negli adulti, e per effetti collaterali non ci sono dati nei bambini, le statine sono generalmente ben tollerate. Il punto critico è quando iniziare, e ci sono suggerimenti sull'iniziare già dagli 8-10 anni così da poter cambiare il corso della malattia”.

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