Monaco – Il Congresso della European Respiratory Society in corso a Monaco questa settimana ha riservato ottime notizie anche per i pazienti affetti da ipertensione polmonare tromboembolica cronica e ipertensione arteriosa polmonare. L’ERS è stato infatti occasione per presentare dei nuovi dati sulla sicurezza e l’efficacia di riociguat (Adempas), farmaco orale appartenente alla classe degli ‘stimolatori della guanilato ciclasi’ che agisce in modo indipendente e con l'ossido nitrico endogeno per indurre vasodilatazione.
All’ERS sono stati presentati i dati derivanti dagli studi di estensione open-label CHEST-2 e PATENT-2, che hanno confermato il miglioramento della capacità di esercizio e della classe funzionale WHO, come già osservato nei precedenti studi.
Riociguat è generalmente ben tollerato e ha ottenuto un buon profilo di sicurezza. Secondo le analisi realizzate sulle correlazioni tra gli endpoint di efficacia, sopravvivenza e peggiornamento clinico (effettuate utilizzando uno speciale modello denominato ‘Cox proportional-hazard regression model’) è stato dimostrato che i pazienti trattati con il farmaco hanno migliorato la capacità di esercizio (6MWD) e la percentuale di peggioramento clinico.
“I risultati positivi di CHEST-2 e PATENT-2 contribuiscono alla crescente evidenza dell’efficacia e della buona tollerabilità della terapia a lungo termine per due delle cinque tipologie di ipertensione polmonare – ha spiegato il Prod. Ardeschir Ghofrani dell’Università di Marburg – dimostrando benefici significativi per i pazienti.“
Ricordiamo che ad oggi riociuguat è l’unica terapia approvata per la CETEPH, una patologi rara ma estremamente grave, che può condurre il paziente alla morte se non tempestivamente diagnosticata e correttamente trattata. Per la CETEPH esiste un trattamento chiururgico, l’endoarteriectomia polmonare, che però non può essere effettuata in tutti i casi e purtroppo non per tutti i pazienti si rivela risolutiva.
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