Dal 12 novembre prossimo sarà operativo al presidio di Merate 'Leopoldo Mandic' dell'Azienda Ospedaliera di Lecco il progetto 'Oltre il gelo, le parole e la vita' realizzato dalla Gils - Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia. Il progetto ha lo scopo di creare una rete sociale al fine di fornire supporto psicologico ai malati di Sclerodermia (sclerosi sistemica) e alle loro famiglie.L'iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa che si è tenuta nell'Aula Riunioni Scientifiche dell'Ospedale, alla quale è intervenuto l'assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli.

Il costo complessivo del progetto è di circa 28.000 euro, e sarà finanziato con fondi della Onlus GILS e il contributo di Regione Lombardia, che ammonta a 14.000 euro.
"L'eccellenza del sistema sanitario lombardo - ha dichiarato Boscagli - dipende sicuramente da numerosi fattori, ma ritengo che uno dei principali sia il forte mix tra professionisti del pubblico e del privato e le associazioni presenti sul territorio. Questa sinergia si dimostra necessaria per accompagnare le persone e le loro famiglie nell'affrontare la malattia, tanto più se parliamo di malattie gravemente invalidanti, com'è la sclerosi sistemica".
"Il progetto Gils - ha aggiunto Boscagli - ha due pregi: crea una rete tra professionisti, istituzioni, famiglie e l'associazione e pone al centro del proprio intervento sicuramente l'ammalato, ma contemporaneamente la famiglia, così da prevenire quell'isolamento che spesso colpisce le famiglie e le persone affette da queste malattie".
Il Progetto "Oltre il gelo, le parole e la vita" ha lo scopo di realizzare una rete di Ospedali e strutture (delle associazioni) che servano a promuovere lo scambio e il sostegno reciproco fra le persone con Sclerodermia nel contesto ospedaliero di cura e a favorire una reale elaborazione ed accettazione della malattia e delle problematiche fisiche, psicologiche e sociali ad essa connesse, facendo sperimentare agli ammalati e alle loro famiglie una nuova forma di supporto reciproco.
Tra gli altri obiettivi di questa iniziativa anche rendere gli ammalati e i familiari interlocutori attivi, capaci di reinvestire nelle relazioni sociali e in progetti di vita futura, sensibilizzare, informare e formare sulla patologia e sugli aspetti emotivi e socio-relazionali correlati, il maggior numero di persone possibili tra soci, famiglie e volontari, promuovere la collaborazione multidisciplinare con i Centri regionali di riferimento e la rete dei Servizi pubblici e privati.


 

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