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La Sindrome di Cushing (CS) è una rara condizione derivante da un eccesso di cortisolo nell’organismo.
Il cortisolo è un ormone prodotto normalmente dalle ghiandole surrenali ed è fondamentale per la vita: permette di rispondere alle situazioni di stress, come ad esempio le malattie, e ha effetti su quasi tutti i tessuti dell’organismo. Viene prodotto in picchi, più frequenti al mattino e molto ridotti di notte.
Quando l’organismo produce troppo cortisolo, a prescindere da quale ne sia la causa, siamo in presenza della Sindrome di Cushing.
Quando la sindrome di Cushing è causata da un tumore ipofisario siamo in presenza della malattia di Cushing, di fatto la causa più comune della Sindrome.
Il codice di esenzione della sindrome di Cushing è 032.255.0 (Malattie croniche).

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Quali sono i SINTOMI della Sindrome di Cushing? Scoprilo qui.

Quali sono i Centri di Riferimento per la Cushing? L'elenco completo a questo link.

Dai massimi esperti italiani riuniti a Brescia nuove prospettive per il trattamento di malattie che fino a qualche anno fa avevano come soluzione solo il ricorso alla chirurgia dell’ipofisi, peraltro non possibile in molti casi. Le speranze vengono dai risultati delle sperimentazioni condotte con pasireotide, un farmaco che si è dimostrato efficace nel controllare la produzione di ormoni che danno origine alla malattia di Cushing e all’acromegalia.

Brescia, 5 luglio 2012. Crescono le speranze per affrontare la malattia di Cushing,  l’acromegalia ed il gigantismo, patologie rare che fino a qualche tempo fa potevano essere trattate esclusivamente con l’asportazione dell’adenoma dell’ipofisi (una piccola ghiandola all’interno del cranio) che dà origine agli scompensi ormonali che le caratterizzano.

La malattia di Cushing, o Adenoma corticotropo ipofisario, è una rara malattia che comporta quasi sempre morbilità e mortalità. Un gruppo di ricercatori francesi ha recentemente pubblicato su Orphanet Journal of Rare Disease un articolo di review che può essere di grande utilità a medici e operatori sanitari che se ne occupano.

Signifor, prodotto da Novartis, potrebbe essere usato per 20.000 pazienti europei

L'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha approvato il pasireotide come trattamento per i pazienti adulti con morbo di Cushing per i quali l'intervento chirurgico non è un'opzione valida. La rara  sindrome è causata dall’eccesso di ormoni glucocorticoidi nel circolo ematico, provocato da un tumore benigno ipofisario che comporta solitamente gravi complicanze a livello metabolico e cardiovascolare; in alcuni casi conduce alla morte.

Lo studio, guidato dall’Università di Milano, ha coinvolto sette pazienti, cinque dei quali hanno avuto marcati miglioramenti

MILANO - Uno studio italiano condotto all’Università degli Studi di  Milano dal team della dottoressa Francesca Pecori Giraldi ha individuato nell’acido retinoico un potenziale principio attivo utile nella terapia di pazienti affetti dalla malattia di Cushing.
La sindrome di Cushing è una condizione rara che colpisce principalmente le donne tra i 20 e i 40 anni e che è determinata da un eccesso di cortisolo nell’organismo.

USA - Gli scienziati del Salk Institute for Biological Studies hanno identificato una proteina che guida la formazione di tumori ipofisari nella malattia di Cushing, uno sviluppo che potrebbe fornire ai medici un obiettivo terapeutico per il trattamento di questa malattia potenzialmente letale.
La ricerca, pubblicata su PNAS, ha scoperto che la proteina TR4, uno dei 48 recettori nucleari del corpo umano,  è responsabile della produzione dell’ormone adrenocorticotropo (ACTH), che nei pazienti affetti dalla malattia di Cushing viene prodotto in eccesso, causando i tumori ipofisari.

I dati ricavati da una nuova ricerca, recentemente pubblicata sulla rivista specializzata Clinical Endocrinology, sembrano dimostrare che l'impiego di mifepristone nel trattamento della sindrome di Cushing (CS) comporti un miglioramento clinico globale dei pazienti affetti dalla malattia.

USA - Già autorizzato nell’Unione Europea il pasireotide è ora disponibile anche negli Stati Uniti per il trattamento della Sindrome di Cushing. Un comitato consultivo dell’Fda ha infatti approvato all’unanimità l’utilizzo del farmaco, un analogo della somatostatina in grado di arrestare la produzione di cortisolo.

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