Nuoro - Si chiamano Francesco Locci e Giuseppe Chessa ed entrambi hanno una missione: migliorare la vita alle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica. I due ragazzi conoscono bene questa malattia, si occupano infatti di sviluppare ausili per restituire autonomia a coloro che ne sono colpiti: Locci, nella sua Ortopedia di Nuoro crea dispositivi ortopedici su misura, e Chessa, tecnico informatico di Abbasanta (Oristano), sviluppa dei software che consentono ai disabili di spostarsi o di comunicare tramite dei comandi impartiti a una macchina attraverso lo sguardo.

Dall’incontro delle due professionalità nasce un prodotto innovativo, potenzialmente in grado di migliorare la qualità di vita di molti pazienti. “Il prototipo è stato sviluppato qualche mese dopo il nostro primo incontro”, racconta Chessa ad Oggi Scienza, che ne riporta la storia. “Eravamo entusiasti ma c’erano ancora alcune migliorie da apportare. Così, nel 2015 ho raggiunto Locci a Nuoro e insieme abbiamo dato vita a quello che oggi rappresenta il progetto evoluto: la sedia con dispositivo Watch and walk”.

‘Watch and walk’ significa alla lettera “guarda e cammina”, ed è un prodotto rivoluzionario unico nel suo genere, nel panorama dei dispositivi di ausilio italiani. E usarlo aiuta il paziente a recuperare la sua autonomia, come conferma sempre a Oggi Scienza Christian Lunetta, neurologo e direttore di quattro centri Nemo, strutture specializzate nel trattamento di malattie neuromuscolari come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e l’atrofia muscolare spinale (SMA). Questo grazie all’interfaccia tra un software – una rete neurale artificiale – e un comunicatore oculare, presenti nel dispositivo, nonché il vero punto di forza di Watch and walk.

La persona che usa il dispositivo impartirà i comandi guardando uno schermo e selezionando con il movimento delle pupille – proprio come si fa con il mouse sul pc – l’opzione o la lettera desiderata, presenti sul display”, spiega Chessa. Così, potrà scrivere, ricevere telefonate e connettersi a una rete internet solo con l’uso dello sguardo. E ancora, grazie alla connessione di questo dispositivo con il sistema elettrico della carrozzina, potrà guidare la propria sedia in modalità libera o lungo un percorso prestabilito, e persino variare la propria postura. “Ciò che rende unico Watch and walk è la capacità di acquisizione dell’input dato dal movimento degli occhi”, sottolinea ancora il tecnico informatico. “Il nostro comunicatore oculare, sfruttando la potenza della rete neurale artificiale, riesce a rilevare sempre la posizione dell’intero volto del paziente. In questo modo, è possibile individuare la direzione dello sguardo sullo schermo anche se la testa è inclinata, riportando ogni volta in maniera esatta l’indicazione suggerita dalla persona”. Ma non è finita: il sistema consente anche di controllare la domotica presente nell’abitazione, utilizzando una rete wifi o il bluetooth. In questo modo il paziente può gestire da sé l’accensione e lo spegnimento delle luci o variare l’inclinazione del letto.

Questo innovativo sistema verrà brevettato entro la fine di gennaio e potrà essere installato su qualsiasi carrozzina elettrica di ultima generazione. Inoltre, poiché sarà riconosciuto come dispositivo medico, sarà anche prescrivibile.

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