Dall’ 8 all’11 giugno pv si è svolto presso il Castello Carlo V di Lecce il 16° Congresso dell’Associazione Italiana di Miologia, il cui Presidente in carica è il Prof. Gabriele Siciliano, neurologo esperto di malattie neuromuscolari dell’Università di Pisa. L’evento, a cadenza annuale, rappresenta un’occasione per promuovere e divulgare le conoscenze nel campo delle malattie muscolari.
Si tratta di malattie che molto spesso colpiscono in giovane età, interessando molti distretti muscolari, con conseguenze non solo sull’attività motoria ma anche su cuore e muscoli respiratori, con notevole impatto sulla qualità della vita dei pazienti e delle famiglie. L’obiettivo principale è quindi, nell’interesse finale dei pazienti, di favorire lo sviluppo di protocolli clinici, definire indirizzi diagnostico-terapeutici, attraverso la collaborazione tra i vari gruppi di ricerca, sostenere il progresso della ricerca clinica e di base.
Nel corso dell’attività congressuale sono stati trattati, come da programma, numerose tematiche inerenti le malattie muscolari congenite, quali le distrofie muscolari, per citarne le più conosciute, e acquisite (ad esempio la miastenia gravis), con particolare interesse alle più recenti acquisizioni sui meccanismi patogenetici che ne sono alla base, all’applicazione clinica delle neuroimmagini nella diagnostica muscolare, alla classificazione delle miopatie congenite sulla base degli studi condotti che correlano il corredo genetico all’espressione clinica, le novità e le prospettive in ambito terapeutico di molte forme di malattia muscolare.
Il convegno è stato arricchito dai numerosi contributi scientifici ricevuti, anche in questa edizione del Congresso, dai vari gruppi che operano su tutto il territorio nazionale e ha visto l’intervento anche di relatori stranieri esperti nel campo, a sottolineare la costruttiva vivacità culturale di questa comunità scientifica.
Nel corso della giornata di apertura inoltre è stata condotta una tavola rotonda dedicata all’incontro tra le Associazioni dei pazienti, che a pieno diritto devono essere parte attiva di un dialogo costruttivo con le Associazioni scientifiche per perseguire comuni ed efficaci linee programmatiche di lavoro.
Seguici sui Social