L’assemblea dei soci di Takeda ha dato il via libera all’acquisizione di Shire. Il colosso farmaceutico giapponese punta quindi a rafforzare la sua posizione nel campo delle terapie destinate alle malattie rare inglobando la rivale irlandese, da sempre attiva in questo settore. Il costo dell’operazione è stimato in circa 52 miliardi di euro: si tratta della più grande acquisizione nella storia dell’economia del Sol Levante.

Il voto degli azionisti mette il sigillo alla strategia tracciata da Cristophe Weber, Amministratore Delegato di Takeda. Il dirigente francese ha fortemente voluto la scalata a Shire, un cammino lungo il quale si è dovuto confrontare con importanti resistenze: specie in terra giapponese. Quella di Weber è una scommessa che si aggiunge all’acquisizione di Baxalta, decisa qualche tempo fa da Shire. L’azienda irlandese ha sempre puntato sulla ricerca destinata alla scoperta di nuove cure per le malattie rare. Recentemente, O.Ma.R. ha raccolto la testimonianza di Laura Crippa, Responsabile delle Relazioni Esterne a Shire, in merito all'impegno dell'azienda in questo specifico settore.

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