L’intervista-video a Laura Franzini, direttore medico di Chiesi Italia, in occasione del VII Premio OMaR
“L’impegno di Chiesi nell’ambito delle malattie rare si basa su tre principali pilastri: ricerca e sviluppo, centralità del paziente e sostenibilità socio-ambientale”, ha affermato Laura Franzini, direttore medico di Chiesi Italia, in occasione della VII edizione del Premio OMaR per la Comunicazione sulle Malattie e i Tumori Rari, svoltasi lo scorso 23 settembre, presso l'Ara Pacis di Roma.
“Per quanto riguarda il primo pilastro, Chiesi è alla continua ricerca di soluzioni innovative in ambito farmacologico”, ha continuato Franzini. “Volendo citare qualche esempio recente, abbiamo messo a disposizione, anche Italia, una terapia enzimatica sostitutiva per il trattamento di una patologia da accumulo lisosomiale ultra-rara: l’alfa-mannosidosi. Inoltre, siamo in fase di registrazione di un farmaco per il trattamento della malattia di Fabry e abbiamo siglato recentemente un accordo di ricerca per lo sviluppo di nuove proteine terapeutiche in grado di superare la barriera ematoencefalica e raggiungere il sistema nervoso centrale, trattando la compromissione cerebrale legata ad alcune patologie metaboliche rare per le quali, ad oggi, non esistono alternative terapeutiche. In generale, la recente creazione della business unit Chiesi Global Rare Diseases, guidata da Giacomo Chiesi, specializzata e focalizzata sulla ricerca e lo sviluppo di prodotti per le malattie rare e ultra-rare, evidenzia l'impegno di Chiesi nel costruire un futuro migliore per chi è affetto da queste patologie”.
“Il nostro secondo pilastro, la centralità del paziente, è da intendere come l’impegno, da parte di Chiesi, a rispondere a tutti i bisogni insoddisfatti, mettendo a disposizione non soltanto farmaci, ma anche formazioni per medici e pazienti e servizi dedicati”, ha proseguito il direttore medico di Chiesi Italia. “Ad esempio, durante il periodo di emergenza COVID-19, oltre a fornire dispositivi di protezione individuale, abbiamo anche cercato di garantire nei confronti dei pazienti una continuità terapeutica, mettendo a disposizione, ad esempio, servizi che garantissero il trattamento a domicilio”.
“Il terzo pilastro, cioè la sostenibilità sociale e ambientale - ha aggiunto Franzini - è quello che veramente caratterizza e differenzia Chiesi da tutte le altre aziende farmaceutiche”. Il Gruppo Chiesi, infatti, è recentemente diventato una B-Corporation (B-Corp): attestato che ne certifica gli elevati standard di controllo a livello di prestazioni sociali e ambientali, trasparenza e responsabilità. “La sostenibilità è sempre stata importante per noi, ma oggi è parte del nostro piano strategico. Questo significa che ci impegniamo a migliorare la qualità di vita dei pazienti, a proteggere il pianeta e i suoi abitanti, a metterci al servizio della comunità, a favorire la crescita delle nostre persone, e a garantire la massima trasparenza del nostro operato. Crediamo che il valore che produciamo debba essere condiviso con l’ambiente e con la società”, ha concluso Franzini.
Scarica l’Instant book della VII edizione del Premio OMaR per la Comunicazione sulle Malattie e i Tumori Rari.
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