Introdotti dalla Legge di Bilancio 2022, i LEPS sono destinati agli anziani non autosufficienti o con ridotta autonomia
La Legge n. 134 del 30 dicembre 2021, meglio nota come Legge di Bilancio 2022, ha introdotto (Art. 1, commi 159-171) i nuovi LEPS – Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali, strettamente imparentati con i ben noti LEA – Livelli Essenziali di Assistenza ma specifici per i soggetti anziani non autosufficienti o con ridotta autonomia.
I LEPS – si legge nel testo della norma – “sono costituiti dagli interventi, dai servizi, dalle attività e dalle prestazioni integrate che la Repubblica assicura, […], con carattere di universalità su tutto il territorio nazionale per garantire qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione, prevenzione, eliminazione o riduzione delle condizioni di svantaggio e di vulnerabilità”.
GESTIONE TERRITORIALE DEI LEPS
I LEPS sono organizzati e realizzati al livello territoriale dagli ATS - Ambiti Sociali Territoriali che costituiscono la sede necessaria nella quale programmare, coordinare, realizzare e gestire gli interventi, i servizi e le attività utili al raggiungimento dei LEPS medesimi. L'elenco completo degli ATS su tutto il territorio nazionale è disponibile a questo link.
La Conferenza unificata - riunita su iniziativa del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro della Salute e con il Ministro dell'Economia e delle Finanze – dovrà provvedere alla definizione delle linee guida per l'attuazione degli interventi e per l'adozione di atti di programmazione integrata, garantendo l’omogeneità del modello organizzativo degli ATS e la ripartizione delle risorse assegnate dallo Stato per il finanziamento dei LEPS.
Nel testo nella Legge 134/2021 non vengono inserite tempistiche entro le quali queste linee guida dovranno essere definite e rese operative.
AREE D’INTERVENTO DEI LEPS
I servizi socio-assistenziali, volti a promuovere la continuità e la qualità di vita a domicilio e nel contesto sociale di appartenenza delle persone anziane non autosufficienti, comprese le nuove forme di coabitazione solidale delle persone anziane, sono erogati dagli ATS, nelle seguenti aree:
- assistenza domiciliare sociale e assistenza sociale integrata con i servizi sanitari:
- supporto nello svolgimento delle attività fondamentali della vita quotidiana, caratterizzato dalla prevalenza degli interventi di cura della persona e di sostegno psico-socio-educativo anche ad integrazione di interventi di natura sociosanitaria;
- soluzioni abitative, anche in coerenza con la programmazione degli interventi del PNRR: ricorso a nuove forme di coabitazione solidale delle persone anziane, rafforzamento degli interventi delle reti di prossimità intergenerazionale e tra persone anziane, adattamenti dell'abitazione alle esigenze della persona con soluzioni domotiche e tecnologiche che favoriscono la continuità delle relazioni personali e sociali a domicilio, compresi i servizi di telesoccorso e teleassistenza
- servizi sociali di sollievo per le persone anziane non autosufficienti e le loro famiglie:
- pronto intervento per le emergenze temporanee, diurne e notturne, gestito da personale qualificato;
- servizio di sostituzione temporanea degli assistenti familiari in occasione di ferie, malattia e maternità;
- attivazione e organizzazione mirata dell'aiuto alle famiglie valorizzando la collaborazione volontaria delle risorse informali di prossimità e quella degli enti del Terzo settore anche mediante gli strumenti di programmazione e progettazione partecipata;
- servizi sociali di supporto per le persone anziane non autosufficienti e le loro famiglie:
- messa a disposizione di strumenti qualificati per favorire l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro degli assistenti familiari, in collaborazione con i Centri per l'impiego del territorio;
- assistenza gestionale, legale e amministrativa alle famiglie per l'espletamento di adempimenti.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL) e previa intesa in sede di Conferenza unificata, definisce strumenti e modelli di supporto, utilizzabili su tutto il territorio nazionale, per gli interventi sopra citati, oltre alle attività e ai programmi di formazione professionale specifica per il personale da impiegare e ai progetti formativi a favore dei familiari delle persone anziane non autosufficienti.
L'offerta può essere integrata da contributi, diversi dall’Indennità di accompagnamento, per il sostegno della domiciliarità e dell'autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti e il supporto ai familiari che partecipano all'assistenza. Tali contributi sono utilizzabili esclusivamente per remunerare il lavoro di cura svolto da operatori titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore, o per l'acquisto di servizi forniti da imprese qualificate nel settore dell'assistenza sociale non residenziale.
CRITERI E MODALITÀ D’ACCESSO AI LEPS
Il Servizio sanitario nazionale e gli ATS garantiscono alle persone in condizioni di non autosufficienza l'accesso ai servizi sociali e ai servizi sociosanitari attraverso Punti Unici di Accesso (PUA), che hanno la sede operativa presso le articolazioni del servizio sanitario denominate “Case della comunità”.
Presso i PUA operano equipe integrate che assicurano la funzionalità delle Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM), impegnate nella valutazione della capacità bio-psico-sociale dell'individuo, anche al fine di delineare il carico assistenziale, per consentire la permanenza della persona in condizioni di non autosufficienza nel proprio contesto di vita in condizioni di dignità, sicurezza e comfort, riducendo il rischio di isolamento sociale e il ricorso a ospedalizzazioni non strettamente necessarie.
Sulla base della valutazione dell'UVM, con il coinvolgimento della persona in condizioni di non autosufficienza e della sua famiglia o dell'amministratore di sostegno, l'equipe integrata procede alla definizione del Progetto di Assistenza Individuale integrata (PAI), contenente l'indicazione degli interventi modulati secondo l’intensità del bisogno. Inoltre, il PAI individua le responsabilità, i compiti e le modalità di svolgimento dell’attività degli operatori sanitari, sociali e assistenziali che intervengono nella presa in carico della persona, nonché l'apporto della famiglia e degli altri soggetti che collaborano alla sua realizzazione. La programmazione degli interventi e la presa in carico si avvalgono del raccordo informativo, anche telematico, con l'INPS.
MODALITÀ DI ATTUATIVE DEI LEPS
Viene demandata dalla Legge di Bilancio a uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, la definizione, ai fini della graduale introduzione dei LEPS, di modalità attuative, azioni di monitoraggio e modalità di verifica del raggiungimento dei LEPS medesimi per le persone anziane non autosufficienti nell'ambito degli stanziamenti vigenti.
COPERTURA ECONOMICA
Per le finalità previste dalla normativa in oggetto in materia di LEPS, il Fondo per le non autosufficienze è integrato per un ammontare pari a euro 100 milioni per l'anno 2022, a euro 200 milioni per l'anno 2023, a euro 250 milioni per l'anno 2024 e a euro 300 milioni a decorrere dall'anno 2025. Restano, in ogni caso, fermi gli interventi già destinati al sostegno delle persone in condizioni di disabilità gravissima previsti dalla normativa vigente e dettagliati dal Piano per la non autosufficienza, di cui all'articolo 21, comma 6, lettera c), del Decreto Legislativo n. 147 del 15 settembre 2017. Al finanziamento dei LEPS concorrono, inoltre, le risorse dei fondi europei e del PNRR destinate a tali scopi sempre all’assistenza sociale territoriale per la non autosufficienza.
I LEPS PER AMBITI DIVERSI DALLA NON AUTOSUFFICIENZA
Entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della Legge (ovvero entro il 30 giugno 2023… non esattamente con tempi rapidi), con uno o più decreti del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, dovranno essere definiti i LEPS, negli altri ambiti del sociale diversi dalla non autosufficienza.
I seguenti LEPS sono stati individuati come prioritari nell'ambito del Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023, approvato dalla Rete della protezione e dell'inclusione sociale:
- pronto intervento sociale;
- supervisione del personale dei servizi sociali;
- servizi sociali per le dimissioni protette;
- prevenzione dell'allontanamento familiare;
- servizi per la residenza fittizia;
- progetti per il dopo di noi e per la vita indipendente.
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