Si celebra oggi, 24 maggio, la Giornata Nazionale del Terapista Occupazionale per sensibilizzare la opinione pubblica sul ruolo della professione nella promozione della salute e benessere bio-psico-sociale delle persone. In Italia la professione è stata introdotta con Decreto del Ministro della Sanità 17 gennaio 1997, n. 136 Gazzetta Ufficiale del 24 maggio 1997.
Il Terapista Occupazionale, in coerenza con i principi su cui si fonda la Terapia Occupazionale, ritiene che la salute sia supportata e mantenuta quando le persone sono in grado di impegnarsi in occupazioni e attività che permettono la partecipazione, necessaria o desiderata, nei contesti di via significativi per la persona: nella vita in casa, a scuola, al lavoro e nella collettività.
La Terapia Occupazionale, è una disciplina riabilitativa che focalizza la performance occupazionale come interazione tra persona, contesto, ambiente e occupazioni, ponendosi l’obiettivo di far raggiungere, per la persona con disabilità temporanea e/o permanente, il più alto grado di autonomia e indipendenza possibile nella cura personale, nelle attività della vita quotidiana, nella scuola, nel lavoro e nella comunità.
In Italia, come del resto in altri paesi dell'Unione Europea e del mondo, la formazione del Terapista Occupazionale è universitaria; il percorso accademico prevede una laurea di primo livello che si conclude con un esame finale abilitante ad esercitare la professione.
Allo Stato e alle Regioni compete organizzare la Terapia Occupazionale in relazione ai bisogni della popolazione; ai Cittadini compete il diritto a ricevere prestazioni riabilitative appropriate da professionisti in possesso della cultura, di una formazione di qualità e del titolo abilitante ad esercitare la professione.
Per info: http://www.aito.it
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