Intervista a Ennio Bordato, presidente della Onlus ‘aiutateci a salvare i bambini’ attiva nella Federazione Russa
Un paese dove le contraddizioni sono acutissime: la Russia. Qui, dalla modernità assoluta delle città come Mosca o San Pietroburgo, in pochi minuti di macchina si ripiomba nella desolazione e povertà delle campagne descritte dai maestri della letteratura dell’800. Qui dal 2001 è presente la solidarietà italiana che ha sviluppato progetti unici anche nel campo delle malattie rare grazie alla collaborazione “in rete”: l’impegno per i bimbi russi passa, in questo caso, attraverso la collaborazione con l’associazione ‘Aiutateci a Salvare i Bambini onlus’, che, come MAGI, ha sede a Rovereto.
Fondata nel 2001 con lo scopo di interessare l’opinione pubblica sui problemi dell’infanzia russa, è presieduta dal dott. Ennio Bordato.
“Il nostro impegno a favore dei bimbi russi in difficoltà è nato nel 2001, quando siamo entrati in contatto con la più importante clinica pediatrica russa, la R.D.K.B. di Mosca – racconta il presidente di ‘Aiutateci a Salvare i Bambini onlus’, Ennio Bordato – All’inizio siamo intervenuti in situazioni di emergenza, aiutando in modo particolare il reparto di oncoematologia e oncologia quando venivano a mancare farmaci necessari a salvare la vita a dei bambini. Quando un bambino muore perché la scienza non può fare niente è una tragedia che dobbiamo accettare, ma non accettabile che muoia perché non c’è denaro per curarlo. Noi eravamo in grado di trovarlo e siamo intervenuti. Con tempo ci siamo trovati ad affrontar anche casi di bimbi con malattie rare, ed è in quel momento, circa due anni fa, che è entrato in gioco anche l’Istituto MAGI. L’Istituto del dott. Bertelli è diventato un partner scientifico importante, che ci ha aiutato ad affiancare e fare formazione ai medici russi su questi temi. L’impegno che abbiamo messo nel sostegno all’Ospedale ha attirato le positive attenzione della Federazione Russa e questo si è tradotto in maggiori finanziamenti all’ R.D.K.B. Le connessioni che abbiamo saputo creare hanno portato ad un risultato di cui andiamo molto orgogliosi: la nascita di un reparto dedicato alle malattie rare”.
“Ora che quel reparto è in grado di andare avanti da solo – conclude Bordato - ci stiamo concentrando di più su nuovi progetti, perché i bambini che hanno bisogno di aiuto sono tanti. Ci stiamo occupando, ad esempio, di aiutare la modernizzazione dell’Unità operativa d pronto occorso pediatrico della Regione di Archangel’sk (Russia del nord), siamo presenti fra i sopravvissuti alla strage della scuola di Beslan e abbiamo attivato un altro progetto dedicato agli orfani disabili: dal 2006 ad oggi ne abbiamo assistiti e curati migliaia. Il legame con Magi è ormai consolidato e sono certo che a breve riusciremo ad attivare nuove iniziative con strutture della Federazione Russa che hanno bisogno di una spinta iniziale in termini di formazione e tecnologie per svolgere al meglio il proprio compito”.
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