E’ la prima edizione dei Minigiochi Senza Frontiere in acqua, evento benefico per Uniamo -  Federazione Italiana Malattie Rare

VENEZIA - Dalle 10.30 si questa mattina 40 bambini di Venezia e Mestre sono impegnati in una grande impresa: liberare una Sirenetta imprigionata nell’Isola che non c’è. Si tratta naturalmente di un gioco, ma l’impegno che dovranno metterci i piccoli sub e lo scopo per cui lo fanno è molto serio: sostenere Uniamo Goldin da sempre impegnata nella tutela dei diritti e nel miglioramento della qualità della vita dei pazienti affetti da patologie rare e delle loro famiglie anche attraverso il progetto Fantàsia.

L’evento si svolge nella piscina A. Chimisso Sacca Fisola e vede la partecipazione di circa 40 bambini delle sezioni MINISUB dei club di Venezia e Mestre insieme ad alcuni bimbi del Nuoto Pinnato Vicenza e ad alcuni ragazzi diversamente abili di Marostica iscritti al club Sub San Marco Venezia e che frequentano i corsi sub, tutti compresi tra gli 8 e i 12 anni.  I responsabili della didattica minisub Fipsas, Ada Goia Merson e Guido Merson, hanno progettato l’intero percorso per i piccoli allievi, scrivendo dei manuali con metodologie ed esercitazioni.
E la Sirenetta? Naturalmente ci sarà anche quella, proprio in mezzo alla piscina: i bambini, attraverso una serie di prove in acqua, dovranno recuperare una serie di oggetti che serviranno alla sua liberazione della protagonista.  Particolarità della manifestazione sportiva è che non ci sarà un unico vincitore, ma tutti i bambini verranno premiati, ognuno per una particolare abilità.
Seguirà un pranzo all’aperto, con i bambini e i parenti, nel giardino adiacente la piscina, tutto organizzato dal ristorante veneziano Fantàsia. I giochi continueranno dopo pranzo all'aperto con tutti i presenti e saranno seguiti da un Nutella Party per tutti!  L’ingresso è libero
IL PROGETTO FANTÀSIA
Fantàsia  è il nome di un ristorante davvero speciale, alla base del quale c’è un progetto sociale d'integrazione e formazione lavorativa per persone diversamente abili e/o svantaggiate, con lo scopo di renderle una "risorsa" e non un peso sociale. Il titolo del locale è un omaggio al celebre romanzo di Michael Ende, "La storia infinita". Nel magico mondo di Fantàsia, in forza del potere creativo della fantasia, è possibile estendersi senza limiti spazio-temporali di sorta al di là di ogni confine fisico e di ogni barriera mentale, immaginando il futuro e riscrivendo il passato, ma soprattutto reinventando il nostro presente in modo da non venire più sopraffatti dall'indifferenza. Per ulteriori informazioni clicca qui



 

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