Venerdì scorso, 23 maggio, l’azienda biofarmaceutica statunitense Celgene ha inaugurato la sua nuova sede italiana di Milano (viale della Liberazione). All’inaugurazione hanno partecipato anche il Console generale degli Stati Uniti, Kyle Scott e il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi. In questa occasione l’azienda ha anche annunciato di avere in progetto l’incremento della forza lavoro.
Queste le parole di Pasquale Frega, Presidente e amministratore delegato di Celgene Italia: “La crescita interesserà in modo trasversale tutte le funzioni, dalla medico-scientifica al marketing. Celgene - sottolinea Frega - è in controtendenza perché ha continuato negli anni a investire cifre estremamente significative in Ricerca e Sviluppo. Nel 2013 abbiamo destinato il 34% del fatturato. Questo ha consentito, consente e consentirà in futuro di avere farmaci sempre più innovativi che rispondano a bisogni non soddisfatti in questo momento da altre terapie”.
E aggiunge: “L’Italia è un Paese nel quale abbiamo investito in 7 anni più di 110 milioni di dollari in soli costi esterni e in studi clinici, arruolando solo negli studi spontanei più di 10.500 pazienti. Si tratta di un contribuito importante dell’Italia, per la qualità dei suoi ricercatori. Globalmente l’azienda conta di raggiungere quest’anno i 7,4 miliardi di dollari di fatturato (uno in più rispetto al 2013) e prevede per il 2017 il raddoppio a 14 miliardi. E restringendo il campo all’Italia, abbiamo attualmente circa 300 milioni di dollari di fatturato”.
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