Si è svolto a Firenze, il 27 e 28 giugno scorso, il congresso Impact proactive 2014 durante il quale si è trattato il tema del dolore pediatrico e della sua attuale gestione. Certamente un grande passo in avanti stato fatto con l'entrata in vigore della legge 38/2010 che ha riconosciuto anche ai piccoli pazienti il diritto al trattamento del dolore e alle cure palliative.
Durante il congresso il Prof. Guido Fanelli, presidente della Commissione terapia del dolore e cure palliative, ha presentato la situazione relativa al trattamento del bambino sottoposto a cure palliative e ha dichiarato: “In Italia, su una popolazione pediatrica di 10 milioni di individui siamo intorno a 11mila bambini bisognosi di trattamento del dolore.
Questi bambini soffrono per un dolore derivante da varie cause: test diagnostici invasivi, dolore post intervento chirurgico, malattie terminali, problemi che richiedono l’accesso ai dipartimenti di emergenza, pazienti che soffrono di malattie ricorrenti”.
Il Professore ha esposto, poi, un problema che riguarda il nostro Paese: “In Italia tutti i farmaci per le cure palliative, a parte la morfina orale, sono off label e quindi per poter essere in label occorre togliere una tassa di registrazione del farmaco (100mila euro all’anno). C’è, infatti, un modo per poter avere un’esenzione e consiste nel considerare le cure palliative come una malattia rara per cui in tal modo tale tassa non va pagata o può essere ridotta”.
“Adesso- ha concluso Fanelli- va trovata un’azienda farmaceutica che produca un oppioide ad uso pediatrico. Questa richiesta è già stata inviata alle aziende farmaceutiche e qualcuno risponderà.”
L'aspetto pediatrico è stato anche trattato dalla Prof.ssa Franca Benini del Dipartimento di Pediatria dell’Università di Padova, che ha descritto quanto si è fatto fino ad oggi, riportando esperienze pratiche e diverse iniziative collegate alla legge 38/2010.
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