Un team di chirurghi plastici dell'Istituto Jawaharlal di Postgraduate Medical Education e Research (JIPMER) a Pondicherry nel sud dell'India è riuscito a riparare il cranio deformato di una bambina utilizzando la tecnologia 3D-printing e, in particolare, un cranio 3D-stampato. Basandosi infatti su un modello 3D hanno avuto una percezione più chiara di come intervenire chirurgicamente. Per realizzare questo modello i ricercatori hanno dovuto condurre prima una TAC e poi convertirla in un file 3D, che è stato poi inviato alla stampante 3D della società Divide by Zero Technologies di Mumbai, che ha realizzato il modello.
La paziente era una bambina di tre anni affetta da craniosinostosi - un'ossificazione prematura delle ossa in un cranio infantile, dove le articolazioni tra le ossa apparentemente si fondono insieme in un modo anomalo. Questa condizione rara può essere disastrosa sulla crescita del cervello, la vista, il sonno, l'olfatto e altre funzioni critiche e può avere un impatto significativo anche sullo sviluppo mentale.
Queste le parole di Dinesh Kumar, a capo del team di ricercatori, riportate dalla rivista Mint : "Avremmo completato l'operazione ormai ma la ragazza ha contratto un'infezione delle vie respiratorie, a causa del quale non possiamo somministrarle l'anestesia”.
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