“Costruire nuove mura non è facile di questi tempi e donare accoglienza, fraternità umana e competenza scientifica ai malati più fragili, può essere ancora più difficile. Noi ci abbiamo provato. E sono certo che ce la faremo”. Ha esordito così don Giovan Giuseppe Torre, legale rappresentante dei Silenziosi Operai della Croce, il 7 febbraio davanti a circa 300 persone tra cui medici, autorità, rappresentanti del mondo politico, industriale e finanziario durante l’inaugurazione della nuova struttura sanitaria 'Virgo Potens' intitolata alla 'Vergine potente'.
Si tratta di una nuova Residenza Sanitaria Assistenziale, situata nel complesso del Santuario del Trompone, come la Casa di cura 'Mons. Luigi Novarese', a Moncrivello, Vercelli, che ospiterà un NSV (Nucleo stati vegetativi e minima coscienza di 10 posti letto) per l’accoglienza di persone in stato vegetativo, un NAC (Nucleo Alta Complessità Neurologica di 10 posti letto) per l’accoglienza di persone affette da patologie neurologiche molto invalidanti come la SLA e la Sindrome Locked-in ed un reparto con 20 posti letto per l’accoglienza di persone anziane non autosufficienti con necessità di assistenza ad alta intensità.
Anche il direttore della nuova struttura, dottor Pietro Spalek, ha evidenziato la portata dell’impegno: “Questa è la sfida: dobbiamo metterci un gran cuore e un’altissima professionalità, tutti insieme, al servizio dei malati”.
Dopo la proiezione del video “Una storia che continua” nel quale è stata ripercorsa la storia del santuario, dall’apparizione della Vergine che nel 1562 guarì un’ammalata fino all’inaugurazione della nuova RSA che ha richiesto un investimento che supera i tre milioni di euro, numerose autorità della zona hanno portato il loro saluto.
Ad introdurre l’evento, il dottor Claudio Lazzarone, primario della Casa di cura “Mons. Luigi Novarese”. Il sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba, originario di Cigliano, ha sottolineato il ruolo essenziale che il Centro di Moncrivello svolge nel territorio al servizio della comunità mentre il direttore generale della Asl di Vercelli, Federico Gallo, ha posto l’accento sul fatto che “oggi la sanità pubblica non ha i mezzi per sostenere questo tipo di malati, ma il rapporto virtuoso fra pubblico e privato realizzatosi in questa nuova opera ci fa ben sperare per il domani”.
Dopo i saluti del consigliere regionale Giovanni Corgnati, ex sindaco di Cigliano, del rappresentante della provincia di Vercelli, Vittorio Petrino, e del sindaco di Moncrivello, Massimo Pissinis, che ha parlato del legame affettivo che gli abitanti del comune hanno verso il Santuario del Trompone, ha preso la parola l’avvocato Patrizia Polliotto della Compagnia di San Paolo che ha spiegato l’impegno che ogni anno la Compagnia assume attraverso contributi sostanziosi per opere meritorie come la nuova RSA.
Era anche presente, in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, il dottor Enzo Corradini.
Negli interventi che sono seguiti, il cardinale Giuseppe Versaldi, di Villarboit e già vescovo di Alessandria, ha rivelato il proprio legame affettivo con il seminario di Vercelli e il beato Luigi Novarese, fondatore dei Silenziosi Operai della Croce, mentre nel discorso conclusivo, l’onorevole Renato Balduzzi ha ricordato la visita che, come Ministro della Salute durante il governo di Mario Monti, compì nel gennaio 2012 nel Centro di riabilitazione di Moncrivello: “Incontrando dottori, personale e malati ho visto con piacere come, in questa struttura, venisse portato avanti un progetto di medicina veramente attenta ai valori della persona e al servizio di chi soffre”.
A conclusione della giornata, l’arcivescovo di Vercelli, monsignor Marco Arnolfo, ha benedetto la nuova struttura e celebrato la messa in Santuario.
“Un grande ringraziamento è dovuto innanzitutto al dottor Alberto Cavanna, prematuramente scomparso e promotore instancabile del progetto – ha ricordato al termine della manifestazione la dottoressa Pierangela Cavallino, direttrice sanitaria della RSA e della Casa di cura “Mons. Luigi Novarese” - e poi alla Compagnia di San Paolo, alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Vercelli e di Torino e ai tanti benefattori che hanno permesso e permetteranno, con intestazioni di camere ed altro, di alleviare l’importo del mutuo contratto per la realizzazione di quest’opera”.
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