A dieci anni esatti dall’approvazione  della legge 219 sulla “Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati” il volontariato del sangue e le istituzioni sanitarie si interrogano sui risultati ottenuti e gli obiettivi ancora da perseguire con un convegno dal titolo "Una legge che fa buon sangue il sistema trasfusionale italiano a 10 anni dalla legge 219/05". L'appuntamento è per oggi, lunedì 19 ottobre, alle ore 10.30, presso la sala del Mappamondo (Camera dei deputati – ROMA), con il convegno “Una legge che fa buon sangue. Il sistema trasfusionale italiano a 10 anni dalla legge 219/05”.

Interverranno i responsabili del Centro Nazionale Sangue, della SIMTI (Società Italiana Medicina Trasfusionale e Immunoematologia) e delle associazioni di volontariato del sangue di CIVIS (AVIS, Croce Rossa, Fidas e Fratres). E’ stata invitata per le conclusioni il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin.

La legge 219/05, approvata all’epoca con una larghissima maggioranza bipartisan, ha permesso al sistema sangue italiano di compiere grandi passi avanti e di raggiungere importanti traguardi in termini di autosufficienza nazionale e di qualità e sicurezza.

Una norma, inoltre, che ha affermato la gestione non lucrativa e il carattere pubblico delle attività trasfusionali, nonché la funzione civica e sociale del volontariato, espressa attraverso la promozione della donazione gratuita, anonima, non retribuita, periodica e responsabile.

Il convegno di Roma – grazie alle voci dei protagonisti e ai dati presentati – traccerà un bilancio dei primi dieci anni dall’approvazione e si interrogherà sulle prospettive future.

Clicca qui per conoscere il programma dell’evento.

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