Solo il 10 per cento ritiene di avere una buona conoscenza riguardo alle malattie rare
La SIFO – Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie quest’anno ha inaugurato il progetto ‘Grandangolo Malattie Rare’ un vero e proprio osservatorio interno sul tema che, come prima cosa, ha promosso tra i propri segretari regionali e soci una Survey conoscitiva. I risultati sono stati presentati nel corso del proprio congresso annuale che si è svolto nei giorni scorsi a Catania.
Ciò che emerge è il riconoscimento della figura del farmacista come partner e alleato di altri importanti attori del sistema, in primis l’ISS (Centro Nazionale Malattie Rare) e le Associazioni dei Pazienti, non a caso è nata con UNIAMO una importante collaborazione. Dalle risposte ai questionari emerge però che fino ad oggi il ruolo del farmacista ospedaliero non è stato tenuto nella giusta considerazione, i centri/gruppi di coordinamento regionale sulle malattie rare, infatti, ad oggi sono composti per il 78% da Clinici e solo in 8 Regioni (Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia, Toscana, Trentino Alto Adige e Veneto) c’è un coinvolgimento del farmacista. A questo ancora non adeguato coinvolgimento corrisponde una non elevata conoscenza del campo delle malattie rare da parte dei Farmacisti: solo il 10% ritiene infatti di avere una ‘buona’ conoscenza, il 14% ritiene che questa sia ‘discreta’ , il 45% sufficiente e il 31% insufficiente o nulla.
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