Non c’è festa più grande che quella di trovare polmoni compatibili e disponibili per un trapianto. Così nel week end di Ferragosto l’èquipe di trapiantologia dell’ dell’U.O.C. Chirurgia Toracica del policlinico Santa Maria alle Scotte, diretta dal professor Giuseppe Gotti da venerdì notte fino a sabato notte ha eseguito ben due trapianti di polmone, di certo il miglior regalo di Ferragosto per due persone affette da gravi patologie polmonari che da tempo attendevano questa opportunità di vita.
Il primo ricevente è un uomo di 64 anni di Firenze al quale è stato trapiantato il polmone destro di una donatrice di Prato, mentre il secondo paziente, un quarantunenne proveniente da Prato, ha ricevuto entrambi i polmoni da un uomo deceduto a Firenze. I due riceventi, affetti da gravi patologie polmonari, erano seguiti dai medici dell’U.O.C. Malattie Respiratorie e Trapianto Polmonare, diretta dalla professoressa Paola Rottoli. Gli interventi sono stati eseguiti dai dottori Luca Voltolini, Piero Paladini e Luca Luzzi con gli anestesisti Enivarco Maglioni e Alessandra Pastorino dell’U.O.C. Anestesia e Terapia Intensiva Cardiotoracica, diretta dalla professoressa Bonizella Biagioli. Complesso e fondamentale è stato il lavoro multidisciplinare di tanti professionisti diversi: infermieri, tecnici, perfusionisti, biologi, infettivologi, pneumologi, psicologi, anatomopatologi, immunologi, hanno reso possibile questa speranza per due persone in condizioni terminali. “Il trapianto di polmone - afferma Gotti - è un’attività complessa e delicata portata avanti a Siena con successo grazie all’impegno di tutti i professionisti e al sostegno dell’Azienda Universitaria Ospedaliera Senese e della Regione Toscana”. Il programma Trapianto di Polmone, coordinato dal dottor Luca Voltolini all’interno dell’U.O.C. Chirurgia Toracica, è l’unico attivo in Toscana. “Il nostro centro – conclude Gotti – ha eseguito 6 trapianti di polmone nel 2011 e più di 80 dal 2001, anno di inizio dell’attività. Questo importante risultato è reso possibile soprattutto grazie alla generosità e all’altruismo che sono alla base del gesto della donazione”.
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