Troppe disparità nella disponibilità dei farmaci in paesi diversi
Londra - Un recente articolo apparso su Health policy ha analizzato i livelli di Health Technology Assessment di cinque diversi paesi, per comprendere le principali divergenze, i punti di forza e di debolezza, con particolare riguardo nei confronti dell’immissione nel mercato dei farmaci orfani. I cinque paesi analizzati dallo studio sono Inghilterra, Svezia, Canada e Australia.
L’Health Technology Assessment (HTA) è un approccio per l’analisi delle implicazioni medico-cliniche, sociali, organizzative, economiche, etiche e legali di una tecnologia attraverso la valutazione di più dimensioni quali l’efficacia, la sicurezza, i costi, l’impatto sociale e organizzativo. L’obiettivo è quello di valutare gli effetti reali e/o potenziali della tecnologia, sia a priori che durante l’intero ciclo di vita, nonché le conseguenze che l’introduzione o l’esclusione di un intervento ha per il sistema sanitario, l’economia e la società.
L’analisi comparativa ha incluso le raccomandazioni HTA per 287 farmaci, valutati dai 5 paesi tra il 2007 e il 2009. Secondo l’analisi, che ha considerato tre diverse aree terapeutiche (farmaci per il trattamento del cancro, farmaci orfani e farmaci destinati a patologie del Sistema nervoso centrale) le raccomandazioni HTA sono state molto variabili, influenzate da diverse priorità e da singole impostazioni a seconda dell’area terapeutica. La percezione di valore dei farmaci è risultata molto diversa, così come la valutazione del rischio, il che ha comportato enormi disparità nella disponibilità dei farmaci per i pazienti di paesi diversi.
Per questo i ricercatori della London School of Economics and Political Science, che hanno condotto l’analisi, sostengono la necessità di maggiore attenzione nei processi di valutazione a seconda delle aree terapeutiche. In particolare per i farmaci orfani è necessario raccogliere tutte le informazioni in termini di efficacia.
Ricordiamo che a tal proposito EURCERD- European Union Committee of Experts on Rare Diseases ha raccomandato la creazione di un flusso internazionale di informazioni per colmare le lacune di conoscenza esistenti e per ovviare al ritardo di informazione sulle nuove autorizzazioni all'immissione in commercio di nuovi medicinali. EUCERD ha previsto per questo metodo uno schema ben preciso, che potrebbe inserirsi proprio all’interno delle politiche HTA.
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