Roma - Sarà presentato oggi pomeriggio, presso il Ministero della Salute, il “Codice del Diritto del Minore alla Salute e ai Servizi Sanitari redatto da un gruppo multidisciplinare al quale partecipano ACP, Associazione Culturale Pediatri, SIP, SIMA, SISIP, UNICEF Italia, gli Ospedali Pediatrici G. Gaslini, Burlo Garofalo, Meyer e Bambino Gesù, le associazioni EACH e HPHCA, Federsanità Anci e altri - che si è costituito nel 2008 per iniziativa e con il coordinamento dell’Istituto Nazionale per i Diritti dei Minori (INDiMi).

Il presidente ACP Paolo Siani, Direttore UOC Pediatria-Ospedale Santobono Napoli, così commenta la definizione del codice: «Si tratta di un passo avanti significativo perché definisce i diritti irrinunciabili di salute per tutti i piccoli degenti e mette insieme per la prima volta in un documento condiviso la duplice esigenza di disporre di un'assistenza tecnologicamente avanzata in tutti i presìdi dedicati all'infanzia - ospedali e territorio - al pari di una concreta umanizzazione e dell'ascolto necessario al paziente e ai familiari, tuttavia -  precisa il Presidente Siani - il testo dev'essere recepito in tutto il territorio del nostro Paese e i Direttori Generali devono tradurre in atti concreti le indicazioni contenute nel Codice. Non abbiamo certo bisogno di lettere morte, di documenti vuoti, di enunciazioni di principio: le azioni intraprese devono poter essere misurate. Faccio un esempio concreto, il dolore: si può misurare il cambiamento in un reparto entro un tempo definito. Chi si occupa di bambini deve ripartire da una nuova cultura delle cure per l'infanzia. Il Codice è un passo concreto e avanzato di cui l'Italia ha forte bisogno».



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