Tutte le risposte in un recente documento di Eurordis
Comprendere la legislazione europea in materia di assistenza sanitaria transfrontaliera nelle strutture sanitarie dell’UE può rappresentare una difficoltà. Per questo Eurordis ha messo a disposizione dei pazienti un prontuario per comprenderla al meglio e per garantire che la sua applicazione a livello nazionale sia a favore delle persone affette da malattie rare.
La Direttiva sul Diritto dei Malati all’Assistenza Sanitaria Transfrontaliera è stata adottata dall’Unione Europea nel marzo 2011. Tale normativa è stata redatta per aiutare i pazienti a esercitare il proprio diritto al rimborso delle cure ottenute fuori dal proprio Paese di residenza. Gli stati membri dell’UE hanno tempo fino al 2013 per ratificare le indicazioni della Direttiva in una legge nazionale. Non a caso il tema della mobilità dei pazienti è anche uno di quelli che secondo il libro – documento “Malattie Rare, alla ricerca dell’approdo” dovrebbe essere incluso nell’ormai prossimo Piano Nazionale Malattie Rare.
Nel frattempo questo utile documento, disponibile online (clicca qui), presenta in maniera semplice tutte le norme da osservare quando si renda necessario esercitare il diritto all’assistenza sanitaria transfrontaliera. Gli argomenti comprendono il livello di rimborso, la necessità di pagamento anticipato, l’obbligo di un’autorizzazione preventiva e le possibili cause di un rifiuto.
Il documento risponde alle domande più frequenti dei pazienti, dall’ottenimento del rimborso di spese di viaggio e alloggio alle indicazioni per trovare informazioni sulle cure stesse.
L’assistenza transfrontaliera è un diritto dei cittadini dell’Unione Europea, in particolare è un diritto dei malati rari. Eurordis si impegna dal 2006 per fare in modo che i malati rari possano ottenere cure adeguate in altri Paesi se non disponibili in quello di residenza. Eurordis si batte inoltre per il rimborso di tutti i costi sanitari, di viaggio e alloggio per i pazienti che si recano all’estero per ottenere cure mediche e per far si che l’assistenza all’estero possa essere rapida e sicura.
Il documento è attualmente disponibile in lingua inglese a questo link.
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