Per le malattie rare 20 milioni, ma per i soli malati SLA ce ne sono altrettanti
Il Ministero della Salute ha comunicato questa mattina che la Conferenza Stato-Regioni, che si era riunita il 27 dicembre scorso in via straordinaria, ha approvato il riparto delle disponibilità finanziarie per il Servizio Sanitario Nazionale per l’anno 2012. “Alla non autosufficienza – si legge nel comunicato stampa - vengono destinati 240 milioni di euro, di cui 20 milioni per i malati di Sla e 20 milioni per l’assistenza ai pazienti affetti da demenza. Per progetti che assicurino la presa in carico dei pazienti in stato vegetativo vengono vincolati 20 milioni sul fondo per la non autosufficienza”.
“Per le cure palliative e la terapie del dolore - prosegue il comunicato soddisfatto del Ministero - 100 milioni di euro. Per le biobanche di materiale umano 15 milioni euro. Per il supporto alle gravidanze in condizioni di vulnerabilità e la prevenzione dell’interruzione volontaria della gravidanza vengono destinati 20 milioni di euro. Per le malattie rare sono vincolati 20 milioni di euro. Tra gli altri obiettivi vi sono 50 milioni per interventi destinati alla tutela dei bisogni di gruppi di popolazioni su cui gli effetti della crisi manifestano un più alto impatto. In questo caso si chiede alle Regioni l’elaborazione e la presentazione di progetti per porre in essere misure di contrasto degli effetti sulla salute connessi alla povertà e al basso reddito. Per la promozione di una rete nazionale per i tumori rari sono stati vincolati 15 milioni euro. Per la sorveglianza epidemiologica e la presa in carico delle persone affette da patologie asbesto correlate sono stati previsti 10 milioni di euro. Al Centro Nazionale Trapianti sono destinati 2 milioni di euro”.
Il Ministro ha voluto sottolineare in particolare “l’importanza nel riparti i fondi destinati alla realizzazione degli obiettivi prioritari e di rilevanza nazionale, tra cui la non autosufficienza, i fondi destinati al malati di Sla, ai pazienti in stato vegetativo”. Peccato che le associazioni pazienti avessero più volte sottolineato che i 240 milioni di euro per la non autosufficienza fossero davvero troppo pochi e fa anche un certo effetto vedere che se per tutte le malattie rare sono accantonati 20 milioni di euro per i soli malati di SLA ce ne sono in aggiunta altrettanti, una sproporzione che è difficile lasciar passare inosservata.
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