I progressi arrivano grazie anche all’eccellenza della ricerca italiana
ROMA/GENOVA - Due importanti studi italiani sull’artrite idiopatica giovanile sistemica (AIG), condotti al Bambino Gesù di Roma e al Gaslini di Genova, aprono importanti prospettive per nuove terapie. Gli studio sono stati recentemente pubblicati sulla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine e riguardano due farmaci, già in commercio con indicazioni per altre patologie, che potrebbero essere usati con successo nel trattamento dell’AIG: gli anticorpi monoclonali di ultima generazione tocilizumab e canakinumab.
Lo studio riguardante il farmaco tocilizumab è stato condotto dal team del Dott. Fabrizio de Benedetti, a capo della Divisione di Reumatologia presso Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Lo studio riguardante canakinumab è stato invece coordinato da Alberto Martini, direttore dell’Unità di Pediatria e Reumatologia del Gaslini di Genova e il ricercatore Nicolino Ruperto.
I risultati di entrambi gli studi sono molto positivi. Dopo tre mesi di terapia, l’85 per cento dei bambini con AIG sistemica trattati con tocilizumab ha ottenuto un miglioramento del 30 per cento della malattia (indice ACR30), rispetto al 24 per cento dei controlli trattati con placebo (P<0,001).
Per quanto invece riguarda il trattamento con canakinumab, l’84 per cento dei pazienti con AIG sistemica trattati con questo farmaco ha ottenuto un miglioramento del 30 per cento dei sintomi della malattia dopo 15 giorni di terapia, rispetto al 10 per cento dei controlli trattati con placebo (P<0,001).
“I due studi controllati sono il risultato di un vasto sforzo collaborativo internazionale che ha coinvolto la rete che noi dirigiamo (PRINTO - Paediatric Rheumatology INternational Trials Organization) e l’analoga rete nordamericana (PRCSG) – spiega il professor Alberto Martini, direttore l’Unità Operativa di Pediatria e Reumatologia del Gaslini e direttore di PRINTO - i due studi, riportati in due differenti articoli sullo stesso numero della rivista, hanno dimostrato l’efficacia di due diversi farmaci (già in commercio con altre indicazioni) nella terapia della artrite idiopatica giovanile sistemica, la più severa delle forme di artrite cronica dell’infanzia: si tratta di canakinumab, un anticorpo diretto contro interleuchina 1 e tocilizumab, diretto invece contro il recettore solubile di interleuchina 6”.
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