Negli Usa ci si interroga anche su come garantire a questi pazienti l’assicurazione sanitaria

USA – Una delle problematiche più attuali nell’anemia falciforme è quella di stabilire delle precise linee-guida per agevolare la “transizione”, cioè il passaggio dal settore pediatrico a quello del medico di base. Questo tema è stato recentemente sviluppato in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Pediatrics da due medici americani della Vanderbilt University School of Medicine e del Monroe Carell Jr. Children’s Hospital at Vanderbilt, nel Tennessee.


In particolare devono essere considerati e affrontati determinati sintomi della patologia che si manifestano specificatamente negli adolescenti con SCD. Oggi, infatti, i pazienti con questa patologia vivono a lungo ed è fondamentale trovare il modo di gestire bene la transizione da un fornitore di cure primarie (pediatra) ad un medico di base (medico per adulti). Dalla collaborazione tra queste due figure può infatti venire una migliore gestione del paziente.

Tra le sfide attuali negli USA c’è anche quella di permettere che una maggior percentuale di adolescenti ricevano un’assicurazione sanitaria pubblica in quanto questa patologia presenta un'alta percentuale (superiore a quella di altre malattie genetiche croniche e/o pediatriche) di casi di ictus, infarti cerebrali (palesi o silenti) che influenzano la cognizione e un alto tasso di comorbidità (ad es. l'asma).

 

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