Negli Stati Uniti l’uso di canakinumab per la terapia dell’artrite idiopatica giovanile sistemica è stato approvato dall’Fda. Lo ha reso noto Novartis, produttrice dell’anticorpo monoclonare che sembra aver riscosso successo nella terapia della rara malattia reumatica antinfiammatoria.
Canakinumab è il primo prodotto che ha come bersaglio l’interleuchina-1 ad essere approvato per questa indicazione e deve essere somministrato tramite un’iniezione mensile per via sottocutanea a pazienti con età superiore ai due anni di età.
L’approvazione si basa sui dati di due studi di fase III condotti in pazienti con artrite idiopatica giovanile sistemica di età compresa fra 2 e 19 anni nei quali il farmaco ha evidenziati un significativo miglioramento clinico.
Nel primo studio, l’84% dei pazienti ha raggiunto l’ACR30 (miglioramento di almeno
il 30% delle articolazioni, rispetto al 10% del gruppo in placebo. Nella successiva parte in aperto dello studio il 62% dei pazienti ha potuto ridurre la dose di steroidi e il 46% li ha completamente interrotti Nel secondo studio si è osservata una riduzione del rischio di ricadute del 64%.
Canakinumab è un anticorpo monoclonale interamente umano che inibisce IL-1 beta, una componente fondamentale nel corretto funzionamento delle difese del sistema immunitario. Un’eccessiva produzione di IL-1 beta svolge un ruolo centrale in determinate malattie infiammatorie, inclusa la sJIA. Il farmaco agisce neutralizzando IL-1 beta per un periodo protratto, in modo inibendo il processo infiammatorio patologico sistemico e ripristinando l’omoeostasi fisiologica.
Il farmaco in Europa è approvato per a cura delle CAPS; gravi patologie autoimmuni, e per l’artrite gottosa.
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