E’ stata pubblicata sul Multiple Sclerosis Journal, una ricerca coreana condotta su pazienti con disturbo dello spettro della neuromielite ottica (NMOSD), che dimostra che le riduzioni del rischio di ricaduta e recidiva grave è differente tra i pazienti che sono stati trattati inizialmente con azatioprina, micofenolato mofetile (MMF) e rituximab.

Un confronto tra qualsiasi ricaduta tra i gruppi ha rivelato che l'azatioprina mostrerebbe un rischio significativamente più elevato di recidiva rispetto a rituximab (hazard ratio [HR]: 1,82; 95%CI: 1,1-3,1; p = 0,03). Un confronto di gravi ricadute tra i gruppi ha dimostrato che i rapporti di rischio (HR) di grave ricaduta per l'azatioprina e MMF rispetto al rituximab sarebbero, rispettivamente, di 11,66 (95%CI:2,6-52,3; p = 0,001) e 5,96 (95%CI: 1,0-35,1; p = 0,048). Anche i tempi alla prima ricaduta e alla prima recidiva grave sarebbero significativamente differenti tra i gruppi di trattamento.

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