Tra i componenti Leuzzi ed Angeloni del Policlinico Umberto I e Carlo Dionisi Vici del Bambino Gesù
Roma - Lo scorso 30 marzo la Regione Lazio ha firmato una determina che istituisce il Centro di Coordinamento regionale sullo screening neonatale presso la Direzione Regionale Salute e Politiche Sociali. Tra i compiti del Centro di Coordinamento – descritti in maniera dettagliata sul Bollettino Regionale del 10 aprile 2018 (scaricabile qui) – quelli promuovere l’uniformità di applicazione dello screening neonatale su tutto il territorio regionale, aggiornare i protocolli operativi sulla base delle raccomandazioni nazionali, coordinare la formazione del personale e il funzionamento del sistema informativo, pianificare la comunicazione nonché monitorare e valutare le attività. Tutti compiti molto rilevanti ai fini dell’effettiva ed efficace attuazione della legge 167/2016 che istituisce lo screening metabolico allargato in Italia, e che dovranno essere svolti tenendo attiva la collaborazione con il Centro di Coordinamento Nazionale Screening oltre che con il coordinamento regionale malattie rare.
Nel suo funzionamento il Centro di Coordinamento regionale potrà avvalersi, di volta in volta, de llacollaborazione di ulteriori esperti sulla materia e di r appresentanti di Associazioni e Organismiimpegnati nel settore e potrà anche integrare/modificare, con successivi atti, i componenti del Centro di Coordinamento regionale dello screening neonatale.
Riguardo allo screening neonatale il Lazio partiva da una situazione non del tutto positiva: fino allo scorso anno solo metà dei bambini nati sul territorio veniva sottoposto a screening neonatale metabolico allargato, mentre l’altra metà riceveva solo i tre test obbligatori da tempo. Con l’uscita dal piano di rientro – come ha spiegato il Presidente Nicola Zingaretti (in foto) nel corso della V Edizione del Premio Omar – la Regione può ora investire su questo tema, intanto adeguandosi velocemente a quanto dettato dalla legge 167, ma anche andando oltre: l’istituzione di un Centro di Coordinamento Regionale non era scontata né tantomeno obbligata e, per di più, la Regione sta lavorando per avviare velocemente, in collaborazione con il Policlinico Gemelli, un programma sperimentale di Screening Neonatale per la Sma, iniziativa anche questa annunciata pubblicamente in occasione de V Premio Omar. Tutti segnali che la regione crede in questo strumento di prevenzione secondaria ed un forte segnale di attenzione verso le malattie rare.
Il Centro di Coordinamento Regionale sarà coordinato dal Dirigente dell’Area Prevenzione e Promozione della Salute della Direzione Regionale Salute e Politiche Sociali, ruolo attualmente ricoperto dal dott. Domenico Di Lallo, e vedrà la partecipazione – a titolo gratuito – di diverse figure chiave della sanità e della medicina regionale. Tra questi il dott. Antonio Angeloni, Direttore del Laboratorio di riferimento Regionale Screening Neonatale Azienda Policlinico Umberto 1, il Dott Vincenzo Leuzzi, UO Neuropsichiatria Infantile dello stesso Policlinico Umberto 1, il Dott. Carlo Dionisi Vici direttore dell’UO Patologia Metabolica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che al suo attivo ha anche la presidenza, recentemente conclusa, della Simmesn, la società scientifica che si occupa proprio dello screening metabolico neonatale.
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