La commissione Sanità del Senato sta portando avanti l'istruttoria del disegno di legge sullo screening neonatale. Durante la seduta di mercoledì sono stati presentati quattro emendamenti del relatore al testo depositato dalla senatrice del Movimento 5 stelle Paola Taverna. Le proposte di modifica intendono semplificare le procedure connesse allo screening ed evitare una inutile burocratizzazione.
Un atto intende rendere obbligatorio per legge lo screening senza attendere l'emanazione di decreti ministeriali, due emendamenti puntano all'acquisizione del consenso informato senza troppe difficoltà. Il quarto documento propone invece che, entro il 31 dicembre 2015, gli screening per la diagnosi precoce di patologie metaboliche ereditarie siano inseriti nei LEA. L'onere finanziario è quantificato in 25.715.000 euro annui, di cui 15.715.000 sono imputati alla procedura di aggiornamento dei LEA previsto dal decreto-legge Balduzzi, nel rispetto degli equilibri programmati di finanza pubblica, e i restanti 10 milioni sono imputati alle autorizzazioni di spesa previste dalle ultime 2 leggi di stabilità (2014 e 2015). Si prevede, infine, che con l’emanazione del Dpcm di aggiornamento dei LEA cessa di avere efficacia la sperimentazione e l’annessa autorizzazione di spesa prevista dalla legge di Stabilità 2014.
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