Il marito è affetto da queste due patologie, il figlio da neurofibromatosi. Lei ha bisogno di capire come affrontare la situazione
ISERNIA - Palmina vive in provincia di Isernia e da molti anni combatte le gravi malattie che hanno afflitto i suoi familiari. Davide, suo figlio, soffre infatti di neurofibromatosi dalla nascita, malattia neurocutanea multisistemica ereditaria. Suo marito Vincenzo è invece affetto da SLA da molti anni, costretto a letto e tracheotomizzato. Comunica con la sua famiglia emettendo unicamente dei suoni che amorevolmente madre e figlio interpretano per potersi prendere cura di lui. Recentemente a Vincenzo è stato però diagnosticato un carcinoma maligno del colon-retto, che ha reso le cose ancora più difficili. La diagnosi, secondo Palmina, è stata effettuata con ampio ritardo, con tragiche conseguenze a carico di suo marito. Palmina ora è spaventata e non sa come deve affrontare questa terribile novità, e chiede aiuto "Come mi devo comportare con la SLA e il tumore? Ci sono altri casi in Italia? Qualcuno sta già affrontando questa situazione?".
I suoi dubbi riguardano la chemioterapia e le sofferenze alle quali Vincenzo dovrebbe sottoporsi per cercare di vincere il cancro. Palmina vorrebbe inoltre capire quanto il ritardo della diagnosi abbia influito sulla condizione di suo marito.
Tre anni fa, durante un ricovero ospedaliero, i sintomi di Vincenzo lasciavano intendere la presenza di un severo problema intestinale, ma non vi fu alcuna diagnosi. Il carcinoma è stato diagnosticato solo quando la manifestazione sintomatica è giunta a dei livelli intollerabili. "Io non accuso nessuno - ha dichiarato Palmina- ma voglio che questa storia si sappia. E voglio soprattutto capire come aiutare mio marito Vincenzo a vivere".
Palmina lotta da anni per il silenzio sulle malattie rare, ha costituito l'associazione Paolo Balestrazzi e ha organizzato innumerevoli convegni e azioni di sensibilizzazione. Recentemente si è occupata anche della sindrome da burnout, l'esito patologico di un processo stressogeno che colpisce le persone che esercitano professioni d'aiuto, qualora queste non rispondano in maniera adeguata ai carichi eccessivi di stress che il loro lavoro li porta ad assumere. Nel caso di Palmina e di quasi tutti i familiari di malati rari, non si tratta di professione ma della famiglia. Per questo chiede l'aiuto dei medici e il supporto dei media. Palmina è stata nominata Cavaliere della Repubblica per il suo impegno pubblico e sociale.
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