Federico Mancarella

Il campione bolognese ha ottenuto il terzo posto nei 200 metri, categoria KL2

Tra i protagonisti assoluti della decima giornata delle Paralimpiadi 2020 vi è Federico Mancarella, affetto da spina bifida, che ha vinto la medaglia di bronzo nel kayak 200 metri, categoria KL2. Il 28enne bolognese, affetto da spina bifida, è alla sua seconda partecipazione paralimpica e nella gara svoltasi al Sea Forest Waterway di Tokyo è arrivato terzo sul podio. La spina bifida è una grave malformazione congenita che coinvolge la colonna vertebrale del nascituro e il suo contenuto nervoso durante i primissimi mesi di gestazione: in Italia si stima che interessi una gravidanza su 1.300.

La patologia comporta delle disabilità sensitivo-motorie e funzionali a carico dei diversi organi e apparati, come la perdita della sensibilità e della mobilità degli arti inferiori, la difficoltà nel controllo degli sfinteri e altre manifestazioni neurologiche. La malformazione, oltre alla colonna vertebrale, coinvolge midollo spinale, cervello, cervelletto, tronco e strutture adiacenti, ma il difetto principale deriva da una schisi, ovvero da una mancata chiusura, degli archi posteriori delle vertebre sacrali e lombari (più spesso), o toraciche e cervicali (più raramente), che determina la fuoriuscita del midollo spinale e delle meningi che lo ricoprono, le quali, a contatto con il liquido amniotico, si alterano.

Le possibili cause della spina bifida sono molteplici: lo stato di salute della madre (l’ipertermia, l’iperglicemia e l’obesità, ma anche la predisposizione genetica e la carenza di vitamine come l’acido folico), l’assunzione continuativa di alcuni farmaci (antiepilettici in primis) e alcuni fattori ambientali (i cibi contaminati, la disinfezione con cloro dell’acqua potabile, l’effetto dei campi elettromagnetici, l’uso di pesticidi). Pur non essendo una patologia guaribile, si può intervenire per prevenirla (ad esempio assumendo acido folico in gravidanza) o per migliorare la qualità della vita di chi ne è affetto. Vi sono vari tipi di spina bifida, alcune dei quali rari, come la spina bifida aperta (che può essere completa, lombosacrale, cervicotoracica, toracica superiore, ecc.) e la spina bifida cistica (completa, cervicale, cervicotoracica, ecc.).

In Italia esiste l’Associazione Spina Bifida Italia OdV (ASBI), che sta lavorando alla creazione del Registro Spina Bifida, che permetterà di avviare un osservatorio permanente, a livello nazionale, sulla patologia.

A causa della spina bifida, Federico Mancarella ha subito il suo primo intervento a soli 18 mesi e grazie a questo, oggi, riesce a camminare con stabilità, a stare in equilibrio e ad essere autonomo grazie ai tutori che utilizza quotidianamente. Purtroppo però, la sua malattia gli ha causato il blocco dei talloni, l’assenza di muscoli nelle zone sotto il ginocchio e l’asimmetria degli arti inferiori.

Tesserato per il Canoa Club Bologna, Federico si avvicina alla canoa nel 2010 durante le attività extrascolastiche. Nella specialità slalom, gareggia in 4 campionati di alto livello (due di serie B e due di serie A1), mentre nella canoa-polo ha vinto, dal 2012 al 2014, il titolo italiano nella categoria K1. La velocità è la sua specialità: nel 2012 partecipa alla sua prima gara regionale e nel giro di neanche un anno viene selezionato per entrare a far parte della nazionale.

Nel 2014, tra le medaglie ottenute, ricordiamo l’argento in Coppa del Mondo a Milano, il bronzo agli Europei in Germania e un quinto posto ai Mondiali in Russia. A livello italiano vince il titolo nazionale sui 200 metri e sui 500 metri a Milano. Il 20 agosto 2015 si guadagna il quarto posto ai Campionati Mondiali di Canoa e Paracanoa di Milano, qualificando la sua barca per le Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016, prima edizione dei Giochi Estivi in cui si svolgeranno gare di paracanoa.

Il talento sportivo di Federico Mancarella non si limita solo al canottaggio: pratica infatti, a livello amatoriale, anche lo sci, il nuoto, il basket in carrozzina e il calcetto.

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