Il servizio è stato presentato al Congresso internazionale “Pneuomologia 2012” qualche giorno fa
Oggi sono 1.600.000 gli italiani in età adulta, per il 4 per cento uomini e per il 2 per cento donne, che soffrono di apnee ostruttive durante il sonno (OSAS). I sintomi più frequenti sono forte russamento, sonno agitato e risveglio con senso di soffocamento.
Una patologia che, se non individuata e curata, oltre a influire sulla qualità della vita provocando durante il giorno senso di sonnolenza e difficoltà di concentrazione, può avere conseguenze anche gravi. La periodica riduzione notturna del livello di ossigeno nel sangue provoca aumento del battito cardiaco e dell’adrenalina circolante nel sangue. Sale così il rischio di ipertensione arteriosa, diabete, ischemie e infarti.
Diagnosticare le OSAS è quindi fondamentale e oggi diventa più semplice con il servizio Polisonno che l’Unità Operativa di Pneumologia dell’Ospedale San Giuseppe mette a disposizione dei pazienti, con copertura SSN. Personale altamente qualificato predispone l’apparecchiatura più adatta per il monitoraggio del sonno direttamente a casa del paziente. L’esame a domicilio, rispetto a quello effettuato in ospedale, abbatte i tempi di attesa e offre una maggiore qualità diagnostica dovuta alla tranquillità di riposare nel proprio ambiente famigliare.
Nel caso venga rilevata la patologia, si ricorre alla terapia tramite CPAP, dispositivo che impedisce le OSAS erogando, in risposta alle eventuali apnee, un gradevole flusso d’aria al paziente tramite una mascherina applicata al naso o al viso nelle ore notturne.
Il servizio del San Giuseppe di Milano è stato presentato qualche giorno fa al Congresso internazionale “Pneumologia 2012”.
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