Più di uno su quattro interrompe e un sesto ha scarsa aderenza alla terapia

Uno studio recentemente svolto negli Stati Uniti e sponsorizzato da Novartis dimostra che quasi il 60 per cento dei pazienti a cui è stata recentemente diagnosticata la sclerosi multipla, in una società commercialmente sviluppata, ha deciso di non intraprendere terapie farmacologiche, più di un quarto dei pazienti che le hanno intraprese hanno poi deciso di interromperle e circa un sesto ha più volte tralasciato l’assunzione dei farmaci nonostante il rischio che la malattia potesse progredire.

L’obiettivo di questa ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati su BMC Neurology, era quello di mettere a confronto la demografia, le caratteristiche cliniche e i modelli di trattamento per pazienti che abbiano ricevuto farmaci definiti "farmaci modificanti la malattia" (in inglese “disease modifying drugs”: DMD) con pazienti che non abbiano ricevuto tale terapia.

La ricerca è il frutto di uno studio retrospettivo dei dati raccolti dagli uffici amministrativi sanitari statunitensi su individui maggiorenni a cui è stata diagnosticata la sclerosi multipla in un lasso di tempo non superiore ai 12 mesi per classificarli in base a criteri demografici demografia, caratteristiche cliniche e modelli di trattamento farmacologico intrapresi.
La conclusione che si può trarre da questo studio è la complessità di decidere di iniziare la terapia farmacologica DMD e di trovare la volontà e la forza per continuarla. La decisione di intraprendere o meno questo percorso ha dovuto ovviamente tener conto di molti fattori, come ad esempio: la gravità della malattia, l’efficacia delle terapie disponibili, i possibili effetti collaterali, l’incidenza sulla situazione economica e sullo stile di vita del paziente.
Per andare  incontro alla difficoltà ed alle esigenze dei pazienti affetti da Sclerosi Multipla si stanno creando nuovi agenti farmacologici sempre più convenienti, tollerabili ed efficaci che sembrano poter migliorare la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie.




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