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L’intervento-video della prof.ssa Girolama Alessandra Marfia in occasione del webinar “Gravidanza e sclerosi multipla: ieri, oggi e domani”

Lo scorso 28 maggio si è svolto il webinar “Gravidanza e sclerosi multipla: ieri, oggi e domani”, organizzato da Osservatorio Malattie Rare con il contributo non condizionato di Bayer. All’evento ha preso parte anche la professoressa Girolama Alessandra Marfia, dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Responsabile dell’UOSD Sclerosi Multipla del Policlinico Tor Vergata di Roma.

La sclerosi multipla (SM) è una patologia che colpisce in prevalenza le donne e che in genere esordisce tra i 20 e i 40 anni, l’età più produttiva per una persona, in cui in genere si progetta una gravidanza. Se fino a pochi decenni fa le donne con SM venivano scoraggiate ad intraprendere una gravidanza, oggi non è più così: per questo motivo, come spiegato dalla prof.ssa Marfia, è essenziale che il neurologo fornisca alle pazienti un adeguato counseling sul tema della maternità sin dal momento della diagnosi di sclerosi multipla.

Nel caso di una donna con SM, il passo fondamentale per intraprendere una gravidanza consiste in un’attenta pianificazione dell’intero percorso all’interno di un team multidisciplinare che preveda il coinvolgimento, oltre al neurologo, di figure come il ginecologo e lo psichiatra. I dati presenti in letteratura mostrano come il periodo più delicato della gravidanza, per una donna con SM, sia il post partum, fase in cui possono esserci delle ricadute di malattia. Tuttavia, se la gravidanza viene programmata attentamente, si può ridurre notevolmente questo rischio, grazie anche ad alcuni trattamenti farmacologici che si sono dimostrati non dannosi per la salute della madre e del feto.

Nel corso del webinar, la prof.ssa Marfia ha presentato anche il progetto “SMamma”, avviato nel 2016 presso il Centro di Riferimento Regionale per la Sclerosi Multipla del Policlinico Tor Vergata: si tratta di un ambulatorio specificamente dedicato alle donne con sclerosi multipla che vogliono intraprendere una gravidanza e che, attualmente, ha in carico circa 130 pazienti, seguite dalla fase di programmazione della maternità fino ad un anno dalla nascita del bambino.

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