Il prof. Herbert Valensise: “Noi operatori sanitari dobbiamo prenderci carico delle preoccupazioni della donna e dare risposta a queste ansie”
Herbert Valensise, Professore ordinario di Ginecologia ed Ostetricia all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Responsabile dell’UOC di Ginecologia e Ostetricia del Policlinico Casilino, è stato tra i protagonisti del webinar “Gravidanza e sclerosi multipla: ieri, oggi e domani”, svoltosi lo scorso 28 maggio e organizzato da Osservatorio Malattie Rare con il contributo non condizionato di Bayer.
Un messaggio fondamentale trasmesso dal prof. Valensise riguarda il fatto che la sclerosi multipla (SM) non rappresenti, di per sé, un fattore di rischio assoluto né in relazione alla fertilità né, tantomeno, in relazione alla gravidanza. In questo contesto, quindi, il ginecologo riveste un ruolo centrale nel rispondere alle ansie e ai timori delle donne con SM che stanno seguendo, o sono intenzionate a intraprendere, un percorso di maternità. “Il meccanismo di trasmissione della serenità alla paziente in gravidanza – sottolinea il professor Valensise – è un meccanismo che non si basa esclusivamente sulla capacità di selezionare un farmaco, di selezionare un esame o di selezionare una modalità di intervento, ma si basa sulla capacità di farsi carico, noi operatori sanitari, delle ansie e delle preoccupazioni della donna e di dare risposta a queste ansie”.
Nelle donne con SM, infatti, il decorso della gravidanza è assolutamente normale e anzi, durante la gestazione, si osserva generalmente un miglioramento della patologia grazie a quelle modificazioni ormali che rendono il sistema immunitario della madre meno aggressivo, preparandolo ad accogliere la presenza di un nuovo organismo. Il momento più delicato per una donna incinta affetta da SM è il post partum, a causa della maggiore probabilità di recidiva della malattia, aspetto che oggi, però, può essere tenuto sotto controllo attraverso un adeguato trattamento farmacologico.
Nella sclerosi multipla, quindi, è di cruciale importanza una programmazione tempestiva della gravidanza, spiega il prof. Valensise, in modo tale da permettere la migliore presa in carico possibile della donna da parte di figure professionali che lavorino all’interno di un’équipe multidisciplinare.
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